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Scuola, la protesta contro il ddl va avanti con lo 'sciopero' dei libri di testo

27 maggio 2015 | 12.30
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A decidere la singolare forma di mobilitazione il Collegio dei docenti dell’Istituto Comprensivo 'Via Delle Carine' a Roma. La 'Buona scuola', dal super preside alla Card per i prof

Alcuni studenti (Infophoto) - INFOPHOTO
Alcuni studenti (Infophoto) - INFOPHOTO

La protesta del mondo della scuola contro il ddl di riforma approvato dalla Camera dei Deputati e ora in discussione al Senato continua ad allargarsi e a prendere forme diverse. Dopo le manifestazioni di piazza, i flash mob, le assemblee, il blocco degli scrutini, arriva ora lo 'sciopero' dei libri di testo. A decidere la singolare forma di protesta il Collegio dei docenti dell’Istituto Comprensivo 'Via Delle Carine', situato nel cuore di Roma, a due passi dal Colosseo che ha votato "la sospensione delle adozioni dei libri di testo per il plesso medie e si è pronunciato sulle dimissioni da tutti gli incarichi relativi al Fondo d'Istituto, in virtù dello stato di agitazione contro l'approvazione del DDL 2994 detto 'La buona scuola'".

In sostanza, il prossimo anno scolastico nessun alunno della scuola comprerà i libri ma usufruirà di quelli 'lasciati in eredità' da chi frequenta quest'anno. Il collegio dei docenti ha quindi inviato una mail ai rappresentanti dei genitori della scuola Media 'Mazzini', annunciando di aver deciso "la NON ADOZIONE di libri di testo per il prossimo anno 2015-2016 (scuola media). Questo significa che i genitori della scuola NON devono comprare libri di testo di nessun tipo per il prossimo anno scolastico".

"I professori - prosegue il collegio dei docenti - chiedono solidarietà e l’aiuto di tutti i genitori della Mazzini, secondo questa procedura: affinché nessun genitore compri più libri di testo, occorre che ogni alunno (soprattutto ogni famiglia) accetti di lasciare i propri libri alla scuola, così che possano usufruirne gli alunni dell’anno successivo. In questo modo, tutti gli alunni della terza media lasciano i libri agli alunni dell’attuale seconda, che li utilizzeranno il prossimo anno; tutti quelli della seconda li lasceranno agli alunni che adesso si trovano in prima, e che l’anno prossimo saranno in seconda; tutti quelli che attualmente sono in prima li lasceranno agli alunni che l’anno prossimo cominceranno le nuove prime".

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