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Migranti: card. Vegliò, Europa chiusa in un egoismo che ci disonora

11 giugno 2015 | 18.08
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Il cardinale Vegliò: "La povertà si vince solo aiutando con progetti concreti"

(foto Infophoto) - INFOPHOTO
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L'Europa si è chiusa in un "egoismo che non le fa onore. La povertà si vince con l'aiuto ma manca una politica dell'accoglienza". Lo denuncia il cardinale Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio della pastorale per i Migranti e gli Itineranti. Il porporato, in un' intervista all'Adnkronos, riflette sull'emergenza migranti e sulle polemiche innescate dal governatore della Lombardia, Roberto Maroni, che anche stamani ha chiesto la sospensione degli accordi di Schengen, annunciando una nuova lettera ai prefetti lombardi.

"Capisco le preoccupazioni di Maroni e degli altri governatori. Capisco che il problema dei migranti è da affrontare - premette il porporato -. Non capisco però come vogliano affrontare l'emergenza. Considerano la condizione dei migranti? La povertà si vince solo aiutandoli. Con progetti concreti. E poi voglio ricordare a Maroni che il peso maggiore lo sta sopportando il Sud". L'impressione, osserva Vegliò, è che "l'Italia si dia molto da fare e porti il peso maggiore ma poi se ne esce con idee che non le fanno onore", considera il cardinale a capo del dicastero che si occupa dei migranti.

'Il Governo parla di incentivi ai comuni che li ospitano, dove pensa di trovare i fondi?'

Il presidente del Pontificio Consiglio per i Migranti e gli Itineranti riflette anche sul fatto che potrebbe saltare il piano europeo sul ricollocamento di 40 mila migranti. "Tutto rinviato a settembre, quando non è difficile prevedere - dà voce alle preoccupazioni Vegliò - che il flusso maggiore si concentrerà nei mesi estivi". Amara la riflessione: "Siamo sempre stati la culla dei valori cristiani ma la verità è che li stiamo perdendo. L'Europa si sta chiudendo in un egoismo che non le fa onore".

Considera ancora Vegliò che "se si potessero impedire le partenze, tutti sarebbero d'accordo ma questi disperati fuggono da persecuzioni, da conflitti, da una povertà estrema e la povertà si può vincere soltanto con gli aiuti attraverso una politica di accoglienza. E , invece, c'è ancora chi parla di bombardare i barconi prima della partenza. Tutti i Paesi ricchi in prima fila a dirsi contrari alla guerra e poi si continuano a vendere le armi sottobanco. La verità - osserva ancora Vegliò - è che l'Europa non ha una politica dell'accoglienza e affronta le situazioni solo nel momento dell'emergenza".

Tornando alle polemiche innescate nei giorni scorsi da Maroni e alla sfida del premier Renzi che dal G7 aveva detto, 'altro che sanzioni, i comuni che ospitano migranti meritano incentivi', Vegliò invita a fare i conti con la realtà e osserva: "mi meraviglia che il governo parli di incentivi. Dove pensa di trovare i fondi?".

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