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Animali: maxi blitz contro traffico di specie protette, migliaia di sequestri

18 giugno 2015 | 19.38
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(Infophoto)
(Infophoto)

Cinque corni di rinoceronte, 60 pezzi di avorio tra oggetti lavorati e zanne grezze, una pelle di ghepardo, 30 pezzi di corallo, oltre 120 confezioni di medicina alternativa orientale con parti di orchidea e saussurea. I sequestri sono stati effettuati dal Corpo Forestale dello Stato che ha partecipato all'operazione internazionale Cobra III, attivando la sua rete di oltre 50 uffici dislocati sul territorio e in dogana e con attività di intelligence e investigative, in sinergia con gli uffici doganali e territoriali del servizio Cites del Corpo forestale dello Stato, coordinati dalla sezione investigativa di Roma.

Sequestrate anche farfalle, cavallucci marini e oltre 50 pelli di coccodrillo del Nilo, 324 animali vivi tra cui tartarughe di terra, lupi selvatici di origine nordeuropea, ibridi di lupo e cane, un'aquila del Bonelli, due caimani dagli occhiali e un serval africano. L'operazione Cobra III, condotta in due fasi tra la metà di marzo e la fine di maggio 2015, ha visto coinvolti 62 Paesi del mondo tra Europa (25), Africa, Asia e America. Decine le persone arrestate con indagini che proseguono ancora in molti Paesi. Per la prima volta è Europol, la polizia europea emanazione del Trattato di Maastricht, che si occupa di questi crimini incoraggiando la cooperazione tra i maggiori Paesi europei consumatori ed importatori di risorse naturali e i Paesi di origine delle specie trafficate.

Migliaia i sequestri di esemplari, vivi e morti

I risultati pubblicati in un comunicato stampa ufficiale dell'Europol dell'Aia oggi evidenziano gli ottimi risultati complessivi ottenuti, tra cui: 12 tonnellate di avorio di elefante e almeno 119 corni di rinoceronte sequestrati, 11.439 esemplari morti e vivi, quasi 2.000 parti e prodotti di specie protette, oltre 6 tonnellate di legname tropicale illegale, piante e parti di animali. Inoltre, 100.000 pillole di medicina tradizionale asiatica contenente specie protette sono state confiscate.

L'operazione è stata organizzata dall'associazione delle nazioni del Sud-est asiatico Wildlife Enforcement network (Asean-wen) e dal Lusaka Agreement Task Force di Nairobi (Latf), e sostenuta da numerose Autorità internazionali e organizzazioni come l'Interpol e la Cites. Le aree del mondo interessate in primo luogo sono state quelle maggiormente coinvolte dalle condotte criminali a danno delle specie di flora e fauna in via d'estinzione. Il riferimento è alla tigre, alle diverse specie di rinoceronte asiatico e africano, all'antilope tibetana, agli orsi dal collare e malesi, all'elefante africano e asiatico, e alle altre migliaia di specie usate dai collezionisti, commercianti e trafficanti di ogni continente per ricavare profitti a spese della biodiversità del Pianeta.

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