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Shock in Usa

Costretta a fingersi disabile per anni, uccide la madre e lo annuncia su Facebook

20 giugno 2015 | 08.59
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Lo status
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Affetta da distrofia muscolare e costretta sulla sedia a rotelle, colpita da leucemia linfoblastica e vittima dell'uragano Katrina. Per la diciannovenne Gypsy Rose Blancharde e l'amorevole madre Dee Dee qualche anno fa si è mobilitata l'intera comunità di Springfield, in Missouri.

Impegnata in una gara di solidarietà per aiutare la sfortunata ragazza trasferitasi da poco in zona, la città, con il supporto dell'associazione benefica Habitat for Humanity, ha infatti donato una nuova casa e denaro alla famiglia nel tentativo di rendere meno precaria la fragile esistenza della giovane. Una benedizione per mamma Dee Dee, ben voluta e stimata dall'intera città e un tempo piccola 'celebrità' del posto, tanto da raccontare la sua storia di speranza su diversi quotidiani locali e in radio.

Ma un post su Facebook cambia improvvisamente le cose.

Il 14 giugno scorso - racconta lo Springfield News Leader - compare infatti un inquietante messaggio sulla bacheca del profilo social delle due donne: "That Bitch is dead!", "Quella puttana è morta". Allarmati dall'inusuale tono aggressivo e da un successivo, terribile, messaggio ("I fucken slashed that fat pig and raped her sweet innocent daughter...her scream was soooo fucken loud lol", "Ho colpito il grosso maiale e violentato la sua dolce e innocente figlia...le sue urla erano così forti"), i commentatori, convinti che un hacker si sia impossessato del profilo e insospettiti dal fatto che nessuna delle due donne risponda al telefono da ore, decidono di allertare le autorità.

Ed è così che in tarda serata il corpo massacrato di Dee Dee viene ritrovato senza vita in camera da letto. Di Gypsy, invece, nessuna traccia. Tante le ipotesi sulla ragazza - si parla di rapimento e omicidio - e comprensibile la preoccupazione, almeno fino al giorno successivo, esattamente quando viene rintracciata in Wisconsin. Con un nuovo colpo di scena.

Gypsy Rose si trova a casa del 26enne Nicholas Godejohn, suo fidanzato - si scopre - dal 2012. L'allontanamento è stato del tutto volontario e la ragazza sembra essere in salute. Anche troppo. E la storia che racconta alle autorità ha dell'incredibile: Gypsy non soffre di distrofia né di leucemia, non ha bisogno di alcuna sedia a rotelle per camminare, non ha nemmeno 19 anni ma 23 e a scrivere quei messaggi è stata proprio lei poco dopo l'assassinio brutale della madre. Che, secondo indiscrezioni, è stata per anni la mente di una gigantesca truffa studiata nei minimi dettagli.

Gypsy e Nicholas sono ora in carcere con l'accusa di omicidio premeditato di primo grado. La vicenda rimane ancora tutta da chiarire, ma sul web circolano già le prime speculazioni ad opera di amici e presunti parenti. La ragazza, secondo la tesi più discussa, non sarebbe altro che una vittima della madre, affetta dalla 'sindrome di Münchausen per procura', un disturbo mentale che affligge per lo più donne madri che arrecano un danno fisico al figlio per attirare l'attenzione su di sé.

La comunità di Springfield, sotto shock, ha comunque dedicato una veglia in ricordo di Dee Dee, considerata una madre-coraggio. Almeno fino al prossimo colpo di scena.

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