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Milano: sequestrate più di 200 armi da guerra, 8 arresti

24 giugno 2015 | 14.08
LETTURA: 3 minuti

Il valore delle armi sequestrate sarebbe superiore a 2 milioni di euro

Alcune delle armi sequestrate dai Carabinieri durante l'operazione
Alcune delle armi sequestrate dai Carabinieri durante l'operazione

E' stato uno dei più grandi sequestri degli ultimi anni, quello di più di 200 armi da guerra concluso dai carabinieri di Legnano, in collaborazione con le compagnie di Bergamo, Chiari e San Giovanni in Persiceto. Otto le persone arrestate, con l'accusa di detenzione illegale di armi da guerra e di munizioni. Le indagini, coordinate dalle procure di Busto Arsizio, Bergamo e Brescia, sono iniziate a febbraio, dopo l'arresto di due fratelli di Castano Primo, ed hanno poi smascherato un gruppo di persone che deteneva illegalmente armi da fuoco e da taglio, destinate a traffici commerciali: alcune di queste, precisano i carabinieri, sono in dotazione alle forze armate italiane e straniere.

Il profilo delle persone arrestate, dicono i carabinieri, è assolutamente normale. Per lo più si tratta di operai, persone con un occupazioni e proventi che non avrebbero destato alcun sospetto. Alcuni di loro tenevano le armi in casa, come un muratore in pensione di Brescia, che aveva adibito un'intera stanza a laboratorio dedicato alle armi. Altri le nascondevano in box presi in affitto.

Il costo delle armi sequestrate è superiore ai due milioni di euro, ma, dice il capitano Francesco Cantarella, comandante della compagnia dei carabinieri di Legnano, "non è possibile dare una cifra precisa, perché abbiamo rinvenuto alcuni prototipi della seconda guerra mondiale che non sono più in circolazione. Ci sono anche armi di cui durante la seconda guerra mondiale erano in circolazione solo mille pezzi, quindi si tratta di pezzi più unici che rari". Oltre ad armi usate dalle forze armate, ci sono anche quelle usate durante la guerra del Vietnam e di Corea.

Tenere armi da guerra in casa non è collezionismo, precisano i carabinieri. Perché si possa parlare di collezionismo, le armi devono essere antiche, oppure, se si tratta di armi da guerra, devono essere completamente disattivate. Alcune delle armi sequestrate erano state disattivate, ma in modo tale che fosse possibile riattivarle con piccoli accorgimenti. Altre invece erano state disattivate, ma in maniera non conforme alla legge. "Tutte le piste sono ancora aperte", precisa il capitano Francesco Cantarella. Delle armi sequestrate al momento si stanno occupando gli investigatori, per verificare se siano legate a qualche crimine passato, non ancora chiarito.

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