Nella scorsa settimana la polizia di frontiera di Malpensa ha ricevuto numerose denunce circa borseggi ai danni di passeggeri in partenza dall’aeroscalo. In particolare due di questi furti avevano attirato l’attenzione degli investigatori: il primo ai danni di un cittadino cinese a cui erano stati sottratti il portafogli con diverse centinaia di euro e carte di credito e il secondo a carico di due cittadini russi ai quali era stata sottratta la somma di 5.000 euro in contante. Attraverso un’accurata analisi sui sistemi di videosorveglianza sono stati individuati i tragitti percorsi dalle vittime dei borseggi. Grazie alla ricostruzione delle immagini sono stati identificati gli autori dei furti, due ragazzi giovani di nazionalità indefinita, che dopo i colpi entravano nei bagni e si cambiavano per rendersi difficilmente riconoscibili in seguito. (Fotogallery)
Il comportamento dei due però non ha convinto gli inquirenti, non tanto per l'abilità nel borseggiare ma, invece, per la loro approssimazione. Nonostante la “preparazione” superficiale del borseggio, sembrava che la gente presente nei saloni di imbarco fosse talmente distratta da non riuscire neanche ad accorgersi dei grossolani tentativi di furto che i due tentavano di portare a termine. L’errore più grosso che i due ladri potevano commettere è stato però quello di decidere di lasciare l’Italia e prenotare un volo proprio dallo scalo di Malpensa, dove avevano colpito nei giorni precedenti e dove il personale dell’investigativa era da tempo sulle loro tracce.
I due sono stati individuati e riconosciuti, in versione balneare e con ciabatte infradito ai piedi, mentre erano intenti a fare colazione in un bar dello scalo in attesa di salire sull’aereo che li avrebbe riportati a casa. Ignari di esser stati intercettati, sono stati pedinati mentre si aggiravano fra i banchi check in, forse alla ricerca dell’ultima vittima da colpire prima dell’imbarco. In quel momento sono stati fermati ed accompagnati negli uffici della polizia giudiziaria dove, nelle valige che avevano al seguito, sono stati trovati gli indumenti che indossavano al momento dei borseggi ed il cappellino che uno dei due calzava nelle stesse occasioni. Così i due cittadini romeni di 25 e 19 anni sono stati sottoposti a fermo in quanto, appunto, intercettati nell’atto di espatriare e sottrarsi alla giustizia italiana e tradotti in carcere.
