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Napoli: dall'Albania all'Italia per prostituirsi, sgominata organizzazione

30 giugno 2015 | 13.36
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(Infophoto) Infophoto - INFOPHOTO
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Donne condotte in Italia dall'Albania per prostituirsi in strada nelle zone Vicaria e Mercato a Napoli. E' lo scenario emerso dalle indagini della Direzione distrettuale antimafia che ha accertato l'esistenza di una vasta e articolata organizzazione criminale, dedita al traffico di esseri umani e allo sfruttamento della prostituzione, composta da cittadini albanesi raggiunti da un'ordinanza di custodia cautelare.

Secondo la ricostruzione del gip, sono state accertate le modalità di azione dell'organizzazione che gestiva una porzione del territorio cittadino, in particolare Vicaria e Mercato, per il controllo e lo sfruttamento della prostituzione su strada.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, le donne arrivavano in Italia dall'Albania, a volte con tappe intermedie in altri paesi europei.

Il gruppo era composto da soggetti molto giovani che dall'Italia mantenevano saldi legami con parenti e complici nel paese d'origine.

I "protettori" erano legati da vincoli di parentela con i correi residenti in Albania i quali, per preservare la loro egemonia culturale sul territorio napoletano, si avvicendavano nei soggiorni in Italia anche in sostituzione dei sodali che, per problemi legati alla giustizia italiana, rientravano nel paese d'origine.

Il gruppo si avvaleva inoltre di un cosiddetto "caporale" addetto al controllo delle ragazze, che veniva individuato tra le prostitute più esperte o che nel tempo si erano dimostrate particolarmente affidabili. Le stesse si occupavano anche di istruire le ragazze al loro arrivo sulle modalità con cui avrebbero dovuto svolgere il lavoro.

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