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Alimenti: sequestrate a Bergamo 2 tonnellate cibo avariato, 4 denunce

08 luglio 2015 | 13.10
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Alimenti: sequestrate a Bergamo 2 tonnellate cibo avariato, 4 denunce

Un sequestro di circa 2 tonnellate di alimenti avariati, scaduti, alterati e nocivi, tra i quali una varietà praticamente sconosciuta di molluschi: questo il risultato di una maxi operazione, coordinata dal pm Emanuele Marchisio, degli agenti della polizia locale del Comune di Bergamo e degli operatori del dipartimento veterinario dell’Asl effettuata in un market cinese in una delle vie centrali di Bergamo.

Si tratta, in particolare, di 70 chili circa di pesce vario in cattivo stato di conservazione, 21 chili circa di molluschi di vario genere in stato di alterazione, 13 chili di merci con scadenza modificata in modo fraudolento, 17,3 chili circa di merci in vendita con presenza di parassiti, 334,7 litri e 1649 chili di merci in vendita con data di scadenza superata (in alcuni casi addirittura di 3 anni). E' il risultato di quasi 2 mesi di lavoro, un intervento iniziato a fine aprile e scattato in seguito ad un controllo su un auto in transito nella via che stava consegnando al market merce chiaramente avariata.

Gli agenti della polizia locale, durante i controlli, hanno trovato di tutto: vermi e camole in confezioni di cipolle affettate, molluschi sconosciuti conservati in sacchi per il cemento, veleno per topi a contatto con prodotti in vendita, etichette contraffatte con scadenze falsificate, condizioni igieniche dei locali non adeguate, nessun documento a comprovare lo smaltimento di qualunque merce o prodotto.

In particolare è stato trovato un mollusco bivalvo proveniente dal Senegal: si è reso necessario l’invio della merce all’Istituto Zooprofilattico di Adria per stabilirne l’esatta identificazione. Cymbium: questo il nome del mollusco, di cui è vietata in Italia l’importazione e conseguentemente la vendita.

Sono state denunciate 4 persone, tutte di origine cinese, con numerose ipotesi di reato: frode nell’esercizio del commercio, truffa, commercio di sostanze alimentari nocive, mal conservazione di alimenti, introduzione in Italia di alimenti in assenza dei prescritti controlli presso i punti di frontiera e di prodotti non importabili per specifico divieto di importazione dal Senegal. Sono state riscontrate infine violazioni amministrative per lo stato di conservazione dei prodotti, presenza di alimenti scaduti e le gravi carenze igieniche.

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