Diciannove indagati, di cui 15 in carcere, e 15 case di appuntamenti sequestrate. Sono i numeri dell'operazione "lussuria orientale" con cui i carabinieri del Reparto operativo di Cuneo hanno smantellato un'organizzazione italo-cinese per sfruttamento della prostituzione di giovani ragazze cinesi a Cuneo e provincia ma anche in altre città del nord e centro Italia.
In particolare i militari hanno eseguito 14 ordinanze di custodia cautelare in carcere e un fermo per 12 cinesi e 3 italiani. Indagati a piede libero altri tre italiani è un cinese. Sono accusati di associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione ed al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
L’indagine è partita sei mesi fa quando i militari del Reparto Operativo, dopo le lamentele di alcuni cittadini che si lamentavano di andirivieni in alcuni appartamenti del centro di Cuneo.
Da appostamenti e intercettazioni i militari hanno ricostruito la rete criminale che reclutava nel paese d’origine le ragazze cinesi avviandole poi alla prostituzione “domestica”.
L'indagine si è subito estesa anche ad altre città, dapprima del Piemonte e poi di altre regioni del nord e centro Italia. Individuati una ventina di appartamenti in cui venivano fatte prostituire mediamente dalle 2 alle 6 ragazze cinesi. Il giro d’affari che rendeva secondo le stime oltre 200mila euro al mese. Circa un milione e mezzo di euro invece il valore dei 15 appartamenti sequestrati.
