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Bellezza: 'unghie d'artista', Giovanardi chiede albo e qualifica

19 luglio 2015 | 13.50
LETTURA: 3 minuti

(Xinhua)
(Xinhua)

La professione di onicotecnico, di chi cioè ricostruisce e decora le unghie, va regolamentata per legge e distinta da quella di estetista, perchè sono due mestieri completamente diversi, spiega il senatore del Nuovo centrodestra Carlo Giovanardi, primo (e unico) firmatario di un disegno di legge che si prefigge di far 'emergere', attraverso una precisa definizione giuridica e una serie di regole stringenti, una figura professionale finora non riconosciuta.

Il mestiere di onicotecnico, spiega Giovanardi, "consiste nell'applicazione e decorazione di unghie artificiali, ovvero nella sovrapposizione alle unghie naturali di protesi preconfezionate, a scopo decorativo, ma rimuovibili in qualsiasi momento e senza conseguenti effetti invasivi sul corpo umano".

"Tuttavia -insiste il senatore Ncd- anche se la prima fase dell'attività di onicotecnico, consistente nell'applicazione della resina sull'unghia del cliente, potrebbe essere intesa come prestazione sulla superficie del corpo umano, in realtà non determina alcuna modifica dell'unghia naturale, né elimina o attenua eventuali inestetismi".

Corso di formazione di 200 ore, da chimica a tecniche di ricostruzione

"I trattamenti eseguiti -insiste Giovanardi, che dimostra di essersi dettagliatamente documentato in materia- avvengono esclusivamente sulle unghie artificiali, lasciando inalterate le unghie naturali. Si configurano semplicemente come un adeguamento dell'estetica ai canoni della moda corrente e del costume".

L'attività di onicotecnico, argomenta tra l'altro Giovanardi, è di tipo artigianale e di conseguenza, per esercitarla diventa indispensabile l'iscrizione all'albo delle imprese artigiane, anche per differenziare questa professione da quella di estetista, già regolata con norme ad hoc.

Per avere la 'patente' di onicotecnico occorre superare un esame al termine di uno specifico corso di formazione di 200 ore in 4 mesi con lezioni ed esercitazioni pratiche di anatomia, fisiologia e dermatologia; chimica sui materiali d'uso; igiene; psicologia della comunicazione e marketing; tecniche di ricostruzione in gel e acrilico; inglese 'tecnico'; contabilità e organizzazione aziendale; legislazione sociale ed etica professionale.

Fino a 10mila euro la multa per chi esercita senza qualificaL'attività di onicotecnico può essere svolta anche insieme a quella di barbiere o di parrucchiere, ma in questo caso, chiede Giovanardi, soci e dipendenti devono avere tutti la qualifica professionale. Inoltre, si può esercitare la professione solo in un negozio e non in forma ambulante o "di posteggio". Non solo: le imprese artigiane di onicotecnica non possono vendere al loro interno prodotti cosmetici.La proposta Giovanardi prevede anche sanzioni pecuniare per chi viola le regole: chi svolge l'attività di onicotecnico senza la necessaria qualifica professionale va incontro ad una multa fino a 10mila euro. Ammenda da 1.000 a 5mila euro per chi non ha la necessaria autorizzazione comunale (le regioni danno disposizioni ai Comuni "al fine di assicurare uno sviluppo del settore compatibile con le effettive esigenze del contesto sociale").Molto dettagliato anche l'elenco dell'attrezzatura che può essere utilizzata: "pennelli di peli animali ed acrilici, lime in cartone, con grana massimo 90, fresa elettrica, aspiratore polveri, lampada fotoindurente a raggi uv di massimo 36 watt, bastoncini di arancio, tronchesina per unghie artificiali, spazzolina di plastica con scatole artificiali per pulizia". C'è tutto, non manca nulla.

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