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Estate: troppe grigliate, emergenza rifiuti nel Parco Adda Sud

22 luglio 2015 | 18.22
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Estate: troppe grigliate, emergenza rifiuti nel Parco Adda Sud

E' emergenza spazzatura nelle oasi sull'Adda. Il caldo record delle ultime settimane, con temperature ben oltre le medie di stagione hanno spinto moltissime famiglie e gruppi a cercare un po' di refrigerio nel parco che si estende attorno al fiume, organizzando grigliate e barbecue. Nulla di apparentemente strano, se non fosse che i cumuli di immondizia abbandonati dai villeggianti hanno creato una situazione di vero e proprio allarme rifiuti, che ha spinto i vertici di Parco Adda Sud e Legambiente a mettere in campo una task force di guardie ecologiche volontarie (Gev).

Le situazioni più critiche riguardano, in particolare, le zone di Spino d’Adda e Zelo Buon Persico: "Con le alte temperature - spiega Maurizio Polli, comandante delle Gev - i sacchi di rifiuti fermentano, creando una situazione davvero nauseabonda oltre che fortemente dannosa per l'ambiente". per questo, contro i 'vandali del sacchetto', scendono in campo anche i sindaci dei comuni che lambiscono il parco.

Venerdì prossimo, 24 luglio, a Lodi, presso la sede del Parco in viale Dalmazia, si farà il punto della situazione con un vertice che avrà luogo a partire dalle 16. "L'incontrollato e dissennato abbandono di rifiuti prodotti in seguito a grigliate o pasti consumati in riva all’Adda - spiega Silverio Gori, presidente del Parco Adda Sud - è un fenomeno già visto anche in passato, ma quest'anno la situazione ha assunto i connotati di una vera e propria emergenza, soprattutto in relazione alle alte temperature delle ultime due settimane". L'incontro di venerdì "servirà quindi a mettere sul tavolo tutte le possibili contromisure in modo da cercare di arginare il fenomeno".

Negli ultimi due anni, fra interventi dell'ente di tutela ambientale e quelli dei comuni colpiti, i danni sono stati per centinaia di migliaia di euro: "In un'epoca di restrizioni di bilancio e di risparmi - sottolinea Gori - non mi pare proprio il caso di dover spendere tanti soldi, quando basterebbe un minimo di civiltà ed educazione". Per questo, conclude, "insieme agli altri sindaci valuteremo come intervenire sia dal punto di vista dei controlli che delle sanzioni. Perché questo scempio deve finire, una volta per tutte".

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