Un appello "ai parlamentari romani, senatori e deputati, al di là delle ideologie politiche, affinché tirino fuori l'orgoglio per fare squadra e aiutare la loro Capitale". A lanciarlo all'Adnkronos la presidente dell'Associazione Abitanti Centro Storico di Roma, Viviana Di Capua. In questi giorni in cui "lo sport nazionale sembra essere diventato quello di parlare male di Roma per ottenere visibilità mediatica", dice la presidente, "chiedo ai parlamentari romani di evitare, se possibile, di presentarsi ai media per parlare male di Roma: ci sono stati gravi problemi di criminalità, ora questa città va aiutata. Non serve mettersi all'opposizione per salvare la Capitale: Roma si salva facendo un lavoro di squadra".
"I parlamentari sono stati eletti dal popolo e dovrebbero essere fautori di un dialogo per portare speranza e far comprendere anche all'estero di che città si sta parlando - aggiunge Di Capua, riferendosi in particolare alle pagine del New York Times, che ha dedicato un servizio al degrado di Roma - anche perché vorrei vedere in che condizioni sono le loro periferie". "Ognuno di noi deve avere l'orgoglio di ricostruire il senso civico da trasmettere al proprio vicino - aggiunge - siamo abbastanza adulti per capire che abbiamo la fortuna di vivere nella Capitale d'Italia".
"E' pur vero che Roma negli ultimi anni non è stata un esempio di decoro - prosegue - Certo l'amministrazione deve dare l'esempio, ma dipende anche da noi cittadini: la strada più semplice è parlare delle cose negative piuttosto che ricostruire e tirare fuori il senso civico, l'orgoglio e l'amore per questa città".
Quanto all'appello lanciato nei giorni scorsi da Alessandro Gassmann, che ha provocato anche molte polemiche, Di Capua aggiunge: "Io sono in sintonia con le affermazioni del prefetto Gabrielli: la ramazza non è necessario usarla, deve stare nelle nostre teste, perché è giusto attenerci alle regole. Ma è facile dire andate a ramazzare quando si è a chilometri di distanza: ci rivedremo a settembre per vedere se chi lancia questi messaggi è in grado di scendere sotto casa e pulire".
Quanto al decoro e allo spostamento dei camion bar dalle aree monumentali del centro storico, "rispetto al decoro parliamo anche di un commercio che probabilmente ha avuto una scrittura non conforme alla storia della città - aggiunge Di Capua - che ha creato degrado e abbandono delle attività artigianali e di vicinato: sarebbe opportuno affondare le mani in quei comparti amministrativi da dove emergono scritture mal fatte e non conformi alla trasparenza e alla legalità".
