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Papa: indulgenza plenaria a pellegrini cammino ignaziano

31 luglio 2015 | 18.36
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Papa: indulgenza plenaria a pellegrini cammino ignaziano

Papa Francesco, attraverso due decreti della Penitenzieria Apostolica, ha concesso l’indulgenza plenaria ai pellegrini che si recheranno nei Santuari di Loyola e Manresa, in Spagna, durante la celebrazione del primo Anno giubilare del cammino ignaziano che inizia oggi, nella memoria di Sant’Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù.

Stiamo per entrare nel Giubileo della Misericordia e Papa Francesco con questa indulgenza - riporta la Radio Vaticana - invita a mettersi in cammino sulle orme di Sant’Ignazio di Loyola per incontrare Gesù misericordioso. E’ il Cammino inaugurato nel 2012 che ripercorre in quasi 700 chilometri l’itinerario geografico e spirituale del fondatore dei Gesuiti attraverso i paesaggi suggestivi dei Paesi Baschi, Navarra, La Rioja, Aragona e Catalogna.

Il cammino cristiano - ha affermato più volte il Papa gesuita - porta a decentrarsi, a uscire da se stessi, dall’amore di sé, per mettere al centro Gesù. E' un cammino non facile, perché siamo sempre peccatori: “ci sono giornate di buio - dice il Papa - anche giornate di fallimento, anche qualche giornata di caduta”. Si cade, ma non bisogna “avere paura dei fallimenti”. “Nell’arte di camminare quello che importa non è di non cadere, ma non rimanere caduti”: dunque “rialzarsi presto” e “andare avanti con forza e con fiducia nel Signore”, perché con Gesù “tutto si può”.

Si tratta di una cammino inquieto, quello di Sant’Ignazio - ricorda il Papa - perché guarda “l’orizzonte che è la gloria di Dio”: lo percorre chi è in continua ricerca di Dio con “un cuore che non si adagia” e non è mai soddisfatto. E’ una “santa e bella inquietudine”.

Francesco indica una disposizione per mettersi in marcia: “la magnanimità”. Significa avere un “cuore grande, senza paura” che scommette sui grandi ideali. Ma è un cuore grande anche nelle piccole cose, nelle cose quotidiane. Significa “camminare con Gesù con il cuore attento a quello che Gesù ci dice” tutti i giorni. E’ dunque un cammino di profonda conversione che ci fa domandare: “Metto veramente Cristo al centro della mia vita?”. E’ un cammino fatto da persone deboli, da peccatori, che però desiderano “lasciarsi conquistare da Cristo”.

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