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Genova: picchiato su bus perché creduto gay, è caccia agli aggressori

04 agosto 2015 | 19.56
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(Foto Infophoto) - INFOPHOTO
(Foto Infophoto) - INFOPHOTO

E' caccia agli aggressori che il 14 luglio scorso, su un autobus in piazza Caricamento, a Genova, hanno aggredito un uomo di 40 anni, riducendolo in gravi condizioni, perché scambiato per gay. I carabinieri, che indagano sull'aggressione, stanno analizzando le telecamere di zona, per cercare elementi utili all'identificazione dei responsabili. Quando si è verificata l'aggressione, la vittima era sull'autobus con un amico inglese, quando è stato prima insultato e poi picchiato violentemente, forse anche con una cinta, da un gruppo di sei persone, tra cui due ragazze.

Secondo la testimonianza fornita dall'amico del 40enne, sarebbe stata proprio una delle donne a scatenare la furia cieca della banda, 'accusando' l'uomo di guardare insistentemente il suo fidanzato. A quel punto il 'branco' lo ha aggredito a calci e pugni, forse anche con l'uso di una cintura. L'uomo in un primo momento non ha voluto recarsi in ospedale ma ha preferito tornare a casa dalla compagna. Solo qualche giorno dopo, il 21 luglio, accusando un malore, si è deciso ad andare in ospedale. Lì gli è stato riscontrato un ematoma alla testa ed è stato operato d'urgenza al Galliera di Genova, dove si trova tuttora in prognosi riservata.

L'autista del mezzo, che ha riferito agli investigatori di non aver assistito alla scena, in quanto si era allontanato momentaneamente perché l'autobus era al capolinea, è stato denunciato per favoreggiamento.

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