Sette cittadini romeni sono stati arrestati dalla polizia di Torino per sfruttamento della prostituzione, tentata estorsione, lesioni personali, furto e rapine aggravate. Le indagini sono partite a seguito della denuncia presentata da una cittadina romena, costretta con minacce a prostituirsi insieme ad una connazionale, sua ospite ed incinta, da un uomo, compagno di quest'ultima, che si appropriava dei guadagni e le picchiava nel caso questi non fossero stati sufficienti.
Successivi accertamenti hanno permesso agli investigatori di scoprire che la donna che aveva denunciato lo sfruttamento faceva parte di banda operante in tutto il Nord Italia e dedita a furti e rapine commessi sopratutto di sera e a danno di attività commerciali. Tra gli episodi accertati figura anche una rapina compiuta nell'abitazione di un uomo che era stato ingannato dalla donna con la promessa di trascorrere una notte insieme ma in realtà era stato addormentato dalla stessa con un sonnifero e derubato.
Dalle verifiche è emerso che la banda, specializzata nello scasso di cancelli, inferriate, serrande, porte e finestre, agiva sempre dopo aver effettuato minuziosi sopralluoghi per studiare le abitudini delle vittime e i luoghi presi di mira. La refurtiva era composta oltre che da denaro contante presente all'interno di casse, videopoker e macchinette cambia gettoni, anche da quanto potesse facilmente essere asportato e venduto dal locale derubato, come schede telefoniche, sigarette e prodotti per capelli.
