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Alluvione in Calabria, Galletti: "Mai più condoni"

13 agosto 2015 | 08.56
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(Foto Esercito)
(Foto Esercito)

Case e attività commerciali e ricettive distrutte, campagne devastate, locali allagati. Dopo l'alluvione che ha colpito la costa jonica cosentina, i cittadini si sono messi all'opera per ripulire le strade a Rossano, approfittando del sole che questa mattina è spuntato per dare una tregua dopo il nubifragio di ieri (Video 1 /2 /Foto).

Anche l'esercito, arrivato in supporto della Protezione civile, si è messo a lavorare per liberare le vie ostruite dai detriti lasciati dall'acqua che ha straripato dai torrenti. Il livello dei corsi d'acqua oggi è rientrato nella norma ma l'allerta rimane alta per le previsioni meteo delle prossime ore.

Sono 300 gli interventi finora effettuati e oltre 1.000 le persone salvate dai vigili del fuoco nelle operazioni di soccorso nella provincia di Cosenza, in particolare nei comuni di Rossano e Corigliano Calabro, dove ci sono ancora allagamenti di locali interrati e sottopassi, presenza di alberi caduti, smottamenti e frane. La momentanea tregua del maltempo, rendono noto i vigili del fuoco, sta favorendo gli interventi sul territorio in risposta alle numerose richieste della popolazione.

"E' una situazione difficile, in via di miglioramento grazie anche agli interventi fatti nelle ore immediatamente successive all'alluvione. Credo che nelle prossime ore la Regione e i Comuni dovranno fare un'attenta valutazione dei danni in maniera che il Governo possa, nella prima riunione del Consiglio dei Ministri, valutare l'opportunità di dichiarare lo stato di emergenza per queste zone", ha dichiarato il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, oggi a Rossano per un sopralluogo dopo l'alluvione insieme al capo dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio.

"Bisogna andare avanti con la prevenzione. Queste cose ci indicano prima di tutto lo scempio del territorio che è stato fatto e questo ha sicuramente influito. Dico ancora una volta con forza mai più condoni edilizi in questo paese", ha sottolineato.

Altro tema affrontato da Galletti è la prevenzione contro il dissesto idrogeologico. "La Calabria - ha dichiarato il ministro - è storicamente in ritardo su questo. Negli ultimi mesi però c'è stata un'accelerazione, abbiamo aperto circa settanta cantieri per interventi di 78 milioni e crediamo che da qui a fine anno saliranno fino a 150 per un complessivo investimento di 180 milioni e ci sono altre risorse disponibili da impegnare nel più breve tempo possibile".

C'è stata una telefonata del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella a Mario Oliverio, presidente della Regione Calabria. Il capo dello Stato ''ha invitato il presidente Oliverio al Quirinale, dopo la pausa di ferragosto - si legge in una nota della Regione Calabria - per informarlo direttamente sulle iniziative messe in atto e sugli strumenti attivati per uscire rapidamente da questa emergenza. Una telefonata che incoraggia a proseguire sulla strada intrapresa e che pone il bene comune al centro dell'impegno di chi governa questa regione''.

Le cinquecento persone sfollate ieri hanno trascorso la notte nei due palazzetti allestiti dal comune di Rossano per l'accoglienza. C'è un viavai continuo al palazzetto di cittadini che portano indumenti, scarpe e generi alimentari per gli sfollati . I volontari stanno ricevendo il materiale che i rossanesi donano per i concittadini e i turisti rimasti senza beni primari. "Tanta generosità", commentano.

Ma c'è anche rabbia a Rossano. "Non abbiamo acqua, siamo senza nulla da ieri e non sappiamo come fare neppure per ripulire le case", si lamenta un cittadino mentre ferma un mezzo della Protezione civile per chiedere aiuto. I negozi di una delle vie centrali di Rossano sono ancora sporchi e la popolazione non riesce a far fronte alle necessità.

La Protezione civile ha rischiato un'aggressione nel quartiere lido Sant'Angelo, una delle zona maggiormente colpita dall'alluvione, perché le auto sono ancora accatastate e in alcune ville il fango è ancora alto 75 centimetri.

Rossano intanto fa la conta dei danni. E dice addio alla stagione turistica 2015. "I lidi sono andati distrutti, anche i ristoranti e le case - dice all'Adnkronos Francesco Oliverio, residente a Rossano - La stagione estiva è chiusa. Le campagne sono devastate, gli orti distrutti. Mi auguro che il governo accolga la richiesta del governatore Mario Oliverio e ci aiuti, perché l'economia di Rossano è distrutta".

"Fortunatamente non ci sono state vittime, è stato un miracolo, vedendo quello che è successo. La fortuna è che è successo di mattina. Se fosse successo di notte e avesse sorpreso tutti nel sonno il bilancio sarebbe stato molto più pesante".

Sono ancora impaurite Anna e Stella, due turiste di Napoli che ieri si trovavano in campeggio quando a Rossano è arrivato il nubifragio. "E' stato più brutto del terremoto dell'Irpinia, negli anni Ottanta. Ce lo ricordiamo ancora. Perché quando c'è il terremoto puoi metterti al riparo, invece questa volta l'acqua sembrava portarci via".

Le due donne hanno trovato rifugio nell'abitazione di una residente che ha ospitato quindici famiglie fino all'arrivo dei soccorsi: "Abbiamo fatto una catena umana per restare vicini e tenevamo stretti i bambini mentre l'acqua rischiava di trascinarci".

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