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Mare agitato

Sabina Guzzanti e la lite per la battigia libera spopolano sul web

22 agosto 2015 | 17.52
LETTURA: 4 minuti

Sabina Guzzanti (Infophoto) - INFOPHOTO
Sabina Guzzanti (Infophoto) - INFOPHOTO

Spopola su Facebook la battaglia lanciata alla vigilia di Ferragosto da Sabina Guzzanti sui social media difesa del diritto di accesso al mare nei primi 5 metri dalla riva anche davanti agli stabilimenti balneari a pagamento. Il 14 agosto l'attrice e regista - che prosegue da mesi in suo tour infinito di proiezioni 'a richiesta' del film 'La trattativa' (stasera sarà a Rimini) - ha raccontato di essere stata invitata ad allontanarsi da una spiaggia di Albissola Marina, in provincia di Savona, dove aveva deciso di fare un bagno, poggiando le sue cose direttamente a ridosso del bagnasciuga, davanti ad uno stabilmento, in attesa di prendere un treno per lasciare la località ligure. Ne è nata una lite dura con i proprietari dello stabilimento che sostenevano che le fosse proibito sostare sulla spiaggia davanti alla struttura.

Di qui un post su Facebook al vetriolo (a partire dal titolo "Ladri merdosissimi non ci fate paura") in difesa al diritto alla spiaggia libera e del diritto di accesso almeno ai primi metri di spiaggia per farsi un bagno anche dove ci sono stabilmenti. Post che ha ottenuto decine di migliaia di like e condivisioni. E che ha riaperto in piena stagione balneare un dibattito mai del tutto sopito in un paese con oltre 7 mila chilometri di coste.

"Riescono a impedirti di utilizzare la parte pubblica di una spiaggia -ha scritto fra l'altro l'artista- con la scusa che ostacoleresti eventuali operazioni di soccorso. Una presa per il culo pura e semplice. 'Sta volta l'ipotesi dell'emergenza addirittura viene chiamata in causa. In questo caso secondo voi cosa significa legalita'? Rispettare una legge ingiusta o ribellarsi? Io ho scelto la seconda. Ho detto alla ligia burocrata che è venuta a importunarmi chiedendomi di andarmene, che poteva chiamare i vigili se voleva o la polizia, ma non poteva rivolgermi la parola".

E ancora: "Voleva che riconoscessi il fatto che il suo padrone era padrone della spiaggia e del mare. L'ho pregata di sparire perché altrimenti pur di mostrarle la mia ostilità sarei rimasta lì e avrei perso il treno". L'artista ha concluso: "Anche qui se fossimo in tanti a dire che le spiagge non si vendono, i nostri aspiranti colonizzatori batterebbero in ritirata. Ce le vedete le questure piene di di cittadini in costume da bagno?"

LADRI MERDOSISSIMI NON CI FATE PAURASono cresciuta sapendo che la spiaggia è di tutti. Nessuno può chiudere gli...

Posted by Sabina Guzzanti on Venerdì 14 agosto 2015

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