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Mafia Capitale, domani relazione di Alfano al Cdm. Verso superpoteri a prefetto

26 agosto 2015 | 16.31
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(Foto AdnKronos)
(Foto AdnKronos)

L'indicazione è chiara: dopo gli scandali di mafia capitale bisogna dare una risposta forte. E su una "linea 'strong'" della relazione che il ministro dell'Interno Angelino Alfano illustrerà domani in Consiglio dei Ministri sono in molti a puntare dalle parti del Viminale, riferiscono fonti qualificate all'Adnkronos. Le carte sono arrivate sul tavolo di Alfano l'8 luglio scorso, frutto delle conclusioni tratte dal prefetto Franco Gabrielli sulla base del documento redatto dalla commissione d'inchiesta nominata dall'ex prefetto Giuseppe Pecoraro sull'indagine Mondo di Mezzo.

Nel frattempo, a dare l'idea della necessità di una decisa correzione di rotta ci si è messo anche il funerale-show di Vittorio Casamonica nella chiesa romana di Don Bosco, il 20 agosto scorso, con la banda ad intonare 'il Padrino' davanti al cocchio di cavalli neri sotto una pioggia di petali di rose. Che la misura sia colma, rilevano le stesse fonti, si potrà evincere dalle pagine del dossier, che prevede un notevole rafforzamento dei poteri di verifica e controllo del prefetto della Capitale.

Non si dovrebbe arrivare (l'ipotesi viene considerata altamente improbabile) alla misura estrema dello scioglimento del Comune di Roma per infiltrazioni mafiose. A sconsigliarlo le gravi ripercussioni che una decisione del genere avrebbe per l'immagine della Capitale. Senza contare -ed è ritenuto un elemento decisivo- l'imminenza del Giubileo indetto da Papa Francesco: presentare lo scenario di un'Urbe commissariata a milioni di pellegrini in arrivo da tutto il mondo viene considerato a dir poco inopportuno. Più che probabile invece, se non quasi certo, lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del X Municipio, quello di Ostia.

Saranno poi rivoluzionati se non proprio azzerati i vertici dei Dipartimenti comunali più coinvolti nello scandalo di Roma capitale, si procederà alla rimozione di diversi dirigenti. Ma la vera novità sarà la delega al prefetto di Roma sui controlli amministrativi, sulle procedure e i regolamenti per quanto riguarda assegnazioni di lavori e gare d'appalto. Al Viminale avrebbero deciso di puntare decisamente sul prefetto Gabrielli, promuovendo un'estensione dei poteri di verifica ad opera della prefettura su tutti i contratti in atto con le aziende municipalizzate e sulle future assegnazioni.

In tema di controlli e di Giubileo, possibile anche un incarico ad hoc per Raffaele Cantone, presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione. Se non di un commissariamento vero e proprio del Comune, quindi, si tratterà almeno di un deciso spostamento di deleghe e competenze dal Comune alla prefettura. Un modo per fare fronte alle "criticità" riscontrate nel funzionamento della macchina comunale e soprattutto per prevenire in futuro altre infiltrazioni criminali.

Sempre a proposito di Giubileo, nella riunione dell'esecutivo di domani si procederà alla nomina dello stesso Gabrielli a coordinatore del governo per l'organizzazione e la gestione dell'Anno Santo. Non è ancora chiaro se contestualmente sarà varato il decreto che quantifica gli investimenti e i capitoli di spesa legati all'evento. In ogni caso il provvedimento vedrà la luce a breve, se non domani in una delle prossime sedute del Consiglio dei Ministri.

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