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Droga: estradato in Italia il latitante colombiano 'Mille volti'

31 agosto 2015 | 09.19
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Droga: estradato in Italia il latitante colombiano 'Mille volti'

E' conosciuto con lo pseudonimo di "Mille volti" perché 'specialista' nei cambiamenti di aspetto che gli hanno consentito una lunga latitanza: il trafficante di droga e latitante in campo internazionale Marlon Sebastian Molina Vega è stato estradato dalla Colombia ed è arrivato ieri sera all’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci di Fiumicino, proveniente da Bogotà via Parigi, scortato dal personale dello Scip, il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia.

L'uomo era stato arrestato ai fini estradizionali a Tolima-Ibagué, in Colombia, il 16 luglio 2015. L’arresto è stato reso possibile dalla proficua attività investigativa condotta dagli investigatori del commissariato di Tivoli e coordinata all’estero dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, che ha permesso di individuare il latitante e ottenere dal ministero degli Esteri della Repubblica di Colombia il via libera alla sua estradizione.

Molina era già stato estradato dalla Costa Rica all’Italia nel 2006, sotto le generalità di Molina Vega Milton Josè ed era poi evaso, nell’ottobre del 2007, da una casa di cura di Tivoli, dove si trovava agli arresti domiciliari: era fuggito dopo aver trafugato i documenti ed essersi spacciato per un altro ospite della clinica per eludere la sorveglianza.

"Molina iniziò la sua carriera criminale come leader dell’ormai smantellato 'Cartello di Cartagena' - spiega la polizia - rifornendo con ingenti quantitativi di cocaina i mercati dello spaccio in Italia e nel resto d’Europa con trasporti mediante container spediti sulla rotta Colombia-Italia e mantenendo i contatti con le organizzazioni mafiose presenti in Italia".

Proprio grazie alla sua abilità nel cambiare fisionomia e dotarsi di documentazione falsa è riuscito ad eludere i diversi controlli delle polizie europee per poi riuscire a far rientro in Colombia dove, dopo sette anni, è stato rintracciato ed assicurato alla giustizia italiana.

Molina, alla fine dell’iter burocratico, è stato scortato dal personale della polizia del Servizio Interpol, che lo aveva preso in carico dalle autorità colombiane ed immediatamente tratto in arresto da personale del commissariato di Tivoli e dell’Ufficio di polizia frontiera aerea di Fiumicino, non appena arrivato in Italia.

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