"Straordinario uomo del dialogo tra le religioni e tra credenti e non credenti". Giuliano Pisapia dedica una via di Milano al cardinale Carlo Maria Martini, "protagonista della vita della nostra città e per tanti anni guida della Diocesi". Una figura profondamente amata dai milanesi. Per celebrare il suo ricordo, il Comune ha così deciso di dedicargli il tratto di strada tra Piazza Duomo e Piazza Diaz (già denominato "Via dell’Arcivescovado"), vicino al luogo in cui è sepolto il cardinale.
A pochi giorni dal terzo anniversario della sua scomparsa, la giunta Pisapia celebra il ricordo di una figura storica della vita religiosa e culturale della città. Un segno di riconoscimento dell'impegno che ha distinto i ventidue anni meneghini del cardinale per "una società più giusta in cui nessuno fosse lasciato solo".
"Martini ha amato Milano ed è stato ricambiato" commenta il sindaco, ricordando l'impegno del cardinale a favore dei più bisognosi come la Casa della Carità.
"Sono moltissimi gli insegnamenti che Martini ci ha donato – ricorda Pisapia - uno in particolare mi sembra sempre più attuale ed è quello per cui 'chi è orfano della casa dei diritti, difficilmente sarà figlio della casa dei doveri'.
Martini divenne arcivescovo di Milano il 29 dicembre 1979 nominato da Giovanni Paolo II, e il 10 febbraio 1980 fece l’ingresso nella diocesi ambrosiana. In un'intervista del 2011 aveva confessato: "La più grande gioia? I ventidue anni di episcopato a Milano".
