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Roma, metro A e B chiuse per sciopero

02 ottobre 2015 | 10.21
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Roma, metro A e B chiuse per sciopero

"Adesione quasi plebiscitaria allo sciopero indetto oggi dall’Usb in tutte aziende del Consorzio Roma Tpl, attestata su una media del 90%. In Atac l’ultimo aggiornamento sulla fascia diurna registra una percentuale che supera il 70%". Lo comunica in una nota l'Usb, in merito allo sciopero del trasporto pubblico a Roma, ricordando che "continuano ad essere chiuse metro A e metro B, mentre si ricorda che la metro C funziona con sistema driverless, ovvero senza guidatore a bordo".

"Riguardo ai dati sullo sciopero in Atac riportati dal Prefetto, si precisa che questi sono basati sul conteggio di tutto il settore non operativo: il dato reale fra autisti, macchinisti, addetti di stazione, verificatori, ausiliari del traffico è di oltre il 70% - prosegue il sindacato - Riguardo al comportamento intimidatorio tenuto dall’assessore alla Mobilità nei confronti dei lavoratori ed ai suoi ripetuti tentativi di boicottare lo sciopero, l’Usb ha dato mandato ai suoi legali per valutare la gravità della condotta di Esposito in virtù del ruolo da lui ricoperto".

“L’assessore Esposito, ormai allo sbando, ci accusa di sciopero politico per deviare l’attenzione dell’opinione pubblica - dichiara Guido Lutrario, dell’USB di Roma e Lazio - Ricordiamo che noi stiamo scioperando perché i controsoffitti della Metro A cadono sulla testa degli utenti e dei lavoratori, così come ieri lo sportello di un bus si è staccato schiacciando una cittadina che ora rischia di perdere un braccio”.

"Basta con le fandonie e la campagna di odio contro i lavoratori – avverte Lutrario - i disagi che soffrono i cittadini tutti i giorni sono dovuti agli scarsi investimenti anche nella sicurezza. E allora chiediamo, dove è finito il tesoretto da 700 milioni di euro dei biglietti falsi di Atac? Perché non si parla più di quell’inchiesta? Questi buchi si trasformano in tagli dei servizi essenziali, rialzo del costo del biglietto e aumento delle tasse”.

“I dati dell’adesione allo sciopero da noi proclamato dimostrano non solo che le ragioni della protesta sono largamente condivise dai lavoratori, ma che è indispensabile una inversione di marcia - aggiunge - In primo luogo, serve lo stop a qualsiasi tentativo di privatizzare di Atac e un forte incremento degli interventi sul fronte della sicurezza e della salute dei lavoratori e degli utenti".

"Serve il ripristino tempestivo della regolarità nelle aziende della Roma Tpl ed il reintegro immediato delle somme indebitamente sottratte dalle tasche dei lavoratori. Occorre inoltre un piano di assunzione per gli autisti, necessità fondamentale da sempre sostenuta dall’Usb e riconosciuta dallo stesso ex dg Micheli”, conclude Lutrario.

ESPOSITO - "In Atac si lavorava in media tre ore e il resto del lavoro veniva pagato in straordinari". Lo ha detto l'assessore capitolino ai Trasporti Stefano Esposito, intervenuto questa mattina a 'Radio Anch'io'. "O Cgil Cisl e Uil e le altre sigle che hanno sottoscritto l'accordo sono pericolosi nemici degli operai, dei macchinisti e dei dipendenti di Atac - ha aggiunto riferendosi all'accordo di produttività siglato dai sindacati - oppure hanno capito anche loro che per anni c'è stato un andazzo nel quale venivano spesi soldi dei cittadini che si sarebbero potuti risparmiare". Esposito ha sottolineato che "l'affermazione che è un accordo che toglie diritti e soldi è falsa. Stiamo parlando di un'azienda dove si lavorava 700 ore prima dell'accordo, a Torino se ne lavorano 1.100, a Milano 1.150".

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