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Francia

I Foo Fighters annullano il live, i fan cantano per Parigi: "La musica è più forte dell'odio" /Video

17 novembre 2015 | 16.15
LETTURA: 3 minuti

"Music is louder than hate", "La musica è più forte dell'odio". Questa è la frase che ha accompagnato il mini-live dei '53Wheels', fan dei Foo Fighters che dopo l'annullamento della data di Torino hanno deciso di cantare per commemorare le vittime di Parigi e convincere la band di Dave Grohl a tornare al più presto. Con 53 voci e tre chitarre, i ragazzi hanno improvvisato una versione acustica di 'Wheels', preceduta dall'hastag #ourvoicestoparis. La band americana avrebbe dovuto suonare nel capoluogo piemontese sabato 14 novembre, ma in seguito all'attentato parigino ha comunicato l'annullamento del tour.

It is with profound sadness and heartfelt concern for everyone in Paris that we have been forced to announce the...

Posted by Foo Fighters on Sabato 14 novembre 2015

"Dopo una notte insonne passata davanti alla tv, siamo arrivati a Torino convinti che il concerto ci sarebbe stato" - racconta all'AdnKronos Antonio, uno dei partecipanti - "ansiosi di ascoltare le parole dei Foo Fighters, band che ha sempre lanciato messaggi importanti".

Non è ancora chiaro se la decisione di non suonare sia stata presa dalla band stessa o da Livenation, circuito curatore del tour: "Dopo aver saputo dell'annullamento abbiamo cominciato a guardare le reazioni degli altri ed è venuta fuori l'idea di incontrarci sotto il Pala Alpitour. Non è stata una cosa organizzata" - continua Antonio - "l'abbiamo improvvisata. Tre ragazzi hanno portato le chitarre e uno ha messo a disposizione la sua go pro".

Un video per i Foo Fighters con Parigi nella testa e nel cuore: "Tra noi non si parlava della strage, ma sapevamo che lo stavamo facendo per Parigi. Il nostro è sia un pensiero per le vittime sia un messaggio universale contro l'odio, ma anche un auspicio che i Foo tornino al più presto in Italia. Sono convinto fermamente - spiega Antonio - che la musica possa dare un messaggio forte, e per questo non va fermata. In un certo senso ci siamo sostituiti alla band, senza pretese, per ricreare la magia che doveva esserci e non c'è stata".

I protagonisti si sono riuniti alle ore 21 all'esterno del palazzetto grazie a un evento Facebook creato qualche ora prima da Lucia, che ha raccontato come il tutto sia nato in modo totalmente estemporaneo: "Ho creato l'evento 'Learn to fly again' e ci siamo ritrovati in 53 con la voglia di cantare qualcosa e affrontare il freddo. Tutto è nato all'improvviso - continua Lucia - abbiamo provato due minuti e abbiamo scritto quella frase con il rossetto su un cartone della pizza usato. Abbiamo scelto 'Wheels' perché ci sembrava che il tema fosse inerente al momento". In poche ore l'iniziativa ha fatto il giro del mondo: "Il nostro video è stato condiviso dalla fan page argentina dei Foo Fighters, poi da quella brasiliana e francese. E' stato sorprendente".

Nel web c'è chi ha rimarcato analogie con l'iniziativa dei Rockin' 1000 di Cesena, ma Antonio precisa: "Ne siamo l'antitesi. Loro hanno organizzato l'evento in un anno, noi in un'ora e mezza, aprendolo a qualsiasi tipo di idea. Abbiamo reagito a freddo e delusione con la volontà di far passare un messaggio, e penso sia passato".

I 53 di Torino hanno trasformato la delusione in solidarietà e cordoglio, con la speranza che, come diceva Jim Morrison, "un giorno anche la guerra si inchinerà al suono di una chitarra".

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