"Non c'è un'indicazione che al momento per fortuna individui il Santo Padre come un possibile obiettivo. Da questo punto di vista non c'è nessun tipo di allarme specifico generale, men che meno rivolto alla figura del Santo Padre". Lo ha detto il prefetto di Roma Franco Gabrielli nel corso di un punto stampa durante il quale ha fatto un bilancio della prima giornata di Giubileo.
Gabrielli ha sottolineato che "il tema della sicurezza dovrà essere sempre una costante perché Roma, a maggior ragione nel periodo giubilare, può rappresentare un obiettivo appetibile. Quindi la sicurezza non scemerà, tant'è che le dotazioni che il governo ci ha dato e che il ministero dell'Interno ha messo in campo sono dotazioni non per l'8 dicembre ma sono dotazioni per l'anno giubilare".
"Per quanto oggi sia stata l'apertura del Giubileo, il primo giorno, è pur sempre un 347esimo di quello che dovremo fare - ha precisato Gabrielli - Noi tutti sappiamo che le insidie sono molto più presenti nei periodi di minore attenzione e quindi lo sforzo in questo momento è che la macchina della sicurezza continui ad esprimere questi livelli di attenzione".
Quanto alle presenze, "non parlerei di flop - ha puntualizzato - noi abbiamo sempre parlato di una forbice tra le 50mila e le 100mila presenze ed eravamo convinti più della parte bassa che di quella alta".
"La vicenda del 13 novembre credo non ci abbia molto aiutato - ha spiegato Gabrielli - anzi credo che da questo punto vista forse tutti insieme dovremmo fare uno sforzo di comunicazione per far comprendere che i controlli ci sono e sono stringenti".
"Poi credo che il 'ponte' nella città di Roma ha sempre un fascino particolare - ha aggiunto - e l'8 dicembre cadeva in un ponte dove la città si è un po' svuotata e i numeri inevitabilmente sono diminuiti".
