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Palermo, seminavano il terrore tra i negozianti: fermati tre giovani dello Zen

15 dicembre 2015 | 08.30
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Per mesi avevano terrorizzato negozi e supermercati con rapine particolarmente violente. Ma la Polizia di Stato di Palermo, grazie anche alle videocamere installate negli esercizi commerciali e alla conoscenza di alcuni dei malviventi, è riuscita a fare luce sulle rapine e all'alba di oggi ha eseguito tre fermi emessi dalla Procura. Il provvedimento di fermo ha colpito tre giovani, accusati di rapina aggravata in concorso: Francesco Spinnato, di 25 anni, Valentino Di Cesare, di 26, e Mirko Lo Iacono, di 19 anni, tutti originari del quartiere Zen di Palermo. L'indagine, che è stata condotta dagli uomini del Commissariato San Lorenzo, guidati dal dirigente Luca Salvemini, ha ricostruito le rapine violente ai danni del supermercato Sidis di via Tommaso Natale dell'11 agosto scorso, al negozio Animalia di viale Resurrezione dello scorso 15 settembre, la tentata rapina al supermercato Sidis dello scorso 7 ottobre e un'altra rapina nel negozio Animalia del 13 ottobre scorso.

"Le laboriose e puntigliose indagini dei poliziotti del Commissariato di San Lorenzo hanno portato a ritenere che i tre malviventi, tutti orbitanti nel circuito criminale dello Zen, siano parte integrante di una 'batteria' di rapinatori interscambiabili', capace di violenti assalti, a mano armata, ad esercizi commerciali - dicono gli investigatori - I raid, tutti compiuti con pistola, integralmente ricostruiti dai poliziotti della Sezione Investigativa del Commissariato sono quattro". Il bottino complessivo sfiora i 3.000 euro.

"Alla base del provvedimento, tra l’altro, una scrupolosa osservazione da parte dei poliziotti delle immagini filmate dalle telecamere di videosorveglianza delle rapine e la scena del crimine, come nella migliore tradizione “giallistica”, ha parlato chiaramente indicando le identità di quasi tutti i responsabili degli assalti - dicono gli investigatori -Di Cesare ed un complice ancora ignoto sarebbero i responsabili del primo blitz alla Sidis; Di Cesare, un complice ancora ignoto e Spinnato a far da “palo” sarebbero gli autori della prima rapina ad “Animalia”; Di Cesare e Lo Iacono gli autori del tentativo di rapina al Sidis e un ignoto e Spinnato a far da “palo”, per ciò che concerne la seconda rapina ad Animalia".

Benché prudentemente travisati, i rapinatori sono stati individuati dai poliziotti che ben li conoscevano, anche fisicamente, in ragione di precedenti, loro, vicissitudini giudiziarie. Non è, per esempio, sfuggita ai poliziotti l’andatura claudicante, se non la 'goffaggine' con cui uno dei rapinatori, poi identificato per Di Cesare, abbia fatto irruzione nei locali da depredare. "Lo stesso rapinatore è risultato agire sotto l’occhio vigile della telecamera con la mano coperta da un guanto, così da celare un tatuaggio che, in occasione di altro episodio criminale gli era già costato una condanna". La ricostruzione investigativa ha consentito, anche, di verificare l’efficace azione di “guardiania” svolta da Spinnato, nel corso di due assalti. Il malvivente ha coperto le spalle dei complici, restando a distanza di sicurezza nei pressi di un distributore di carburante ed ha seguito i sodali, a breve distanza, come fido scudiero, in fase di ritirata, a rapina avvenuta.

"Nel corso delle indagini, è più volte emerso il pericolo di fuga dei malviventi che, subodorando di essere sotto la lente d’ingrandimento, hanno tentato la fuga, sottraendosi, non solo alla cattura ma, ben prima, alla esecuzione di semplici decreti di perquisizione - dicono dalla Questura - Nel corso delle perquisizioni, effettuate presso i domicili dei malviventi, i poliziotti hanno sequestrato alcuni indumenti utilizzati durante le rapine. Tale era la certezza di impunità dei malviventi che, in una circostanza, Lo Iacono, convocato in Commissariato per un interrogatorio, si è presentato dinanzi ai poliziotti con la stessa maglietta indossata, durante una delle rapine".

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