La receptionist dell'hotel ricattava i clienti dicendo di rivelare le loro storie clandestine se non avessero pagato il suo silenzio. La storia arriva da Alba, nel cuneese, dove la receptionist romena di un albergo del centro gestito da un noto professionista si è inventata un metodo per integrare lo stipendio: attraverso i documenti esibiti per prendere le camere acquisiva i nomi dei clienti e ricattava poi chi utilizzava l'hotel per incontri amorosi, minacciando di divulgare sui social network infedeltà o orientamenti sessuali. Il sistema ha funzionato fino a quando una delle vittime ha deciso di rivolgersi ai carabinieri.
Da quanto accertato le richieste si aggiravano tra i 500 e i 1.500 euro. Durante le indagini i militari hanno anche individuato due complici tunisini della donna le cui responsabilità individuali sono ancora al vaglio. La donna è stata arrestata per estorsione e minacce su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Asti su richiesta della procura. Nella perquisizione all'hotel i carabinieri hanno sequestrato alcuni cellulari e altra documentazione utile alle indagini.
