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Blitz dei Nas tra Milano e Bologna: sequestrate 40 tonnellate di cibo illegale e avariato

22 dicembre 2015 | 08.25
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Blitz dei Nas tra Milano e Bologna: sequestrate 40 tonnellate di cibo illegale e avariato

I Carabinieri del Nas di Milano hanno sequestrato 21 tonnellate di alimenti di origine animale provenienti dall’Estremo oriente e importati illegalmente nel territorio nazionale, in violazione dei dettami imposti dalla Comunità Europea che ne dispone il divieto assoluto di introduzione nei territori degli Stati membri. Le derrate alimentari, spiega una nota, erano stipate in un Tir proveniente dalla Grecia che, sbarcato nel porto di Brindisi, aveva raggiunto un capannone di una ditta di import-export extra Ue, situata nella zona industriale a nord ovest del capoluogo meneghino. I prodotti erano già pronti per essere distribuiti ai numerosi ristoranti etnici di Milano e delle province lombarde.

"Gli alimenti rinvenuti e sottoposti a sequestro penale dai militari dei Nas, per un valore complessivo di oltre 200mila euro - fa sapere la nota dei Carabinieri - sono peraltro risultati privi di qualsiasi documentazione utile ad individuarne la provenienza e la tracciabilità, rendendo pertanto vano ogni possibile controllo circa la qualità o la scadenza. Il legale rappresentate della ditta di import-export è stato denunciato alla competente autorità giudiziaria per importazione e commercializzazione di prodotti alimentari di origine animale provenienti dall’Estremo Oriente e commercio di sostanze alimentari pericolose per la salute pubblica".

Emilia-Romagna - Nelle province di Bologna, Ravenna, Ferrara, Rimini e Forlì Cesena, sempre ad opera dei Nas, sono state eseguite oltre 100 verifiche al cui esito sono emerse irregolarità in 28 aziende. Ed inoltre sono state sospese 10 attività, sei in provincia di Bologna, tre in provincia di Forlì-Cesena e una in provincia di Ferrara; oltre 20 tonnellate di merci ed alimenti sottoposti a sequestro, per un valore complessivo di circa 100mila euro; una struttura del valore di circa 150mila euro è stata sottoposta a sequestro in quanto adibita a mensa aziendale abusiva. E ancora 40 sanzioni amministrative sono state elevate per un importo complessivo di 80mila euro; cinque responsabili d'azienda sono stati denunciati per tentata per tentata frode in commercio, detenzione e vendita di alimenti incattivo stato di conservazione e invasi da parassiti.

In particolare: in un ipermercato ed una rivendita alimentare in provincia di Bologna, attraverso una fraudolenta operazione di rietichettatura, veniva procrastinata l’originale data di scadenza già fissata dal produttore, ponendo in vendita prodotti scaduti, in alcuni casi, anche da molti mesi. In un’azienda del ravennate sono stati rinvenuti circa 8.500 kg di conserve alimentari destinati alla realizzazione di monoporzioni, conservate all’esterno a cielo aperto e non in apparato frigorifero come previsto.

In un ristorante del bolognese ed in un panificio/pasticceria del forlivese, sono state rinvenuti salumi, formaggi, semilavorati e materie prime destinate ai clienti ed alla preparazione dei prodotti da forno, in stato di alterazione con muffe e, in alcuni casi, presenza di parassiti.

All’interno dei locali adibiti alla preparazione delle pietanze, nelle attività di ristorazione oggetto del provvedimento di sospensione, sono state riscontrate critiche condizioni igienicosanitarie e rinvenuti ingenti quantitativi di alimenti e materie prime con data di scadenza superata, in procinto di essere utilizzate.

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