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Omicidio Meredith

Omicidio Meredith: Rudy Guede su Fb, inizio a raccontarvi la mia storia

22 gennaio 2016 | 08.26
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Rudy Guede (foto da Facebook)
Rudy Guede (foto da Facebook)

La foto del profilo lo ritrae con gli occhiali da vista e un maglione grigio portato sopra una camicia. Quella di copertina è un paesaggio di montagna sovrastato dalla nuvole. Rudy Guede, condannato a 16 anni di carcere come unico colpevole per l'omicidio della 21enne Meredith Kercher, è sbarcato su Facebook subito dopo l'intervista rilasciata a Franca Leosini e andata in onda ieri sera su Raitre per 'Storie Maledette'.

La pagina, gestita dal Centro per gli Studi Criminologici di Viterbo, ha già superato i 500 like e ricevuto decine di commenti sin dal primo 'stato' condiviso dall'ivoriano: "Da oggi inizio a raccontarvi la mia storia" ha scritto Guede, lanciando anche un messaggio agli avvocati di Raffaele Sollecito, che avevano diffidato la Rai dal mandare in onda la puntata: "Perché non aspettare che la trasmissione sia finita piuttosto che diffidare la Rai dal mandarla in onda? - ha scritto l'ivoriano - Laddove ce ne fosse bisogno e se ne riscontrasse l’ipotesi, chi oggi chiede la diffida potrebbe tranquillamente denunciarmi per diffamazione. Ma dovrebbe ascoltare prima quello che anche io ho da dire".

La sua versione di quanto accadde nella notte tra l'1 e il 2 novembre di 9 anni fa al numero 7 di Via Pergola, a Perugia, Guede l'ha raccontata ieri sera: "Sono fuggito perché avevo paura che non mi avrebbero creduto" ha spiegato l'ivoriano, detenuto nel carcere di Viterbo a Mammagialla, prima di ribadire la sua posizione anche su Facebook: "Non sono io a dire che le indagini sull'omicidio sono state condotte in modo disdicevole. Sono i giudici della Cassazione. Io non sono l'unico colpevole dell'omicidio di Meredith. Sono l'unico condannato. Perché i ragionevoli dubbi contano solo per alcuni e per qualcun altro no?"

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