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Amatrice, sindaco Pirozzi a cittadini che gli chiedono di restare: "Decido domenica su dimissioni"

03 febbraio 2016 | 10.37
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(Foto dal profilo Facebook  'IL POPOLO DELLA FELPA DI SERGIO PIROZZI')
(Foto dal profilo Facebook 'IL POPOLO DELLA FELPA DI SERGIO PIROZZI')

"Caro Sergio noi non possiamo accettare che tu ti sia dimesso". Comincia così la lettera che i cittadini di Amatrice, che si firmano 'Il popolo della felpa di Sergio Pirozzi', hanno fatto pubblicare, attraverso un avviso a pagamento, sulle pagine romane del 'Corriere della Sera', per chiedere al sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi di ritirare le dimissioni presentate il 26 gennaio scorso. "Ma come proprio tu? - scrivono i cittadini -Tu sei quel sindaco che è sceso in piazza per difendere l'ospedale, che ci ha restituito la scuola e non ci ha privato del liceo, che ha avviato il miglior esempio di raccolta differenziata del reatino, che ha costruito un marchio a protezione dei produttori locali, che ci ha ridato un piano regolatore fermo da 40 anni, che ha ridato decoro alla città, che l'ha fatta diventare uno dei Borghi più belli d'Italia".

In realtà Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, presidente dell'associazione nazionale Comuni dimenticati e allenatore del Trastevere Calcio, storica squadra di Roma quest'anno in Serie D, non ha ancora preso una decisione. "Ritirare le dimissioni? Dico la verità non so che fare, io sono un passionale, ma domenica, dopo la partita di calcio, convocherò un incontro per spiegare ai miei concittadini quello che farò e perché lo farò". La vicenda, che lo stesso primo cittadino ha considerato "un'offesa" ma anche "la goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo", è legata al progetto 'A Scuola con Gusto', ideato dal sindaco e diventato progetto pilota nella Regione Lazio. "Abbiamo la scuola alberghiera che è un'eccellenza della regione - racconta all'Adnkronos il primo cittadino - allora ho pensato perché non facciano un accordo per far preparare all'istituto alberghiero piatti fatti con prodotti a km zero o quasi. Mi sono detto sarebbe straordinario se i cuochi-studenti del centro cucinassero per i nostri bambini. Il progetto è piaciuto ed è un mese che i nostri bambini mangiano all'istituto alberghiero". "Su questo progetto pilota si è messo in moto un meccanismo di segnalazioni postume agli istituti di vigilanza, come la Asl, ma non nell'immediatezza, quando il progetto è stato presentato, bensì quando il progetto era già avviato - sottolinea Pirozzi -. Per me è stata un'offesa. Ma dire che questa sia stata la causa delle dimissioni è riduttivo, questa è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso".

Il sindaco Pirozzi ha condotto tante battaglie, come quella vinta per mantenere l'ospedale di Amatrice: se l'istituto sanitario 'Francesco Grifoni' fosse stato chiuso gli abitanti della zona sarebbero stati costretti a percorre 70 km per raggiungere il più vicino pronto soccorso. Dal giorno delle dimissioni il sindaco ha ricevuto tantissimi attestati di stima dai cittadini, ultimo l'annuncio a pagamento pubblicato oggi sulle pagine romane del 'Corsera'. "Ho ricevuto tanti attestati di stima da gente umile che non aveva secondi fini e pensare che i cittadini si siano tolti anche solo un centesimo dalle tasche per pagare quell'annuncio, in un periodo in cui i politici in genere vengono cacciati, mi riempie il cuore di gioia - spiega il sindaco - E' una cosa che rimarrà nell'album dei miei ricordi".

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