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Morte Regeni, autopsia: "Diverse fratture sul corpo". Martedì i funerali

07 febbraio 2016 | 12.58
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Sit-in al Cairo per Regeni (Adnkronos)
Sit-in al Cairo per Regeni (Adnkronos)

Sarebbero diverse le fratture rilevate sul corpo di Giulio Regeni, il ricercatore di 28 anni ucciso al Cairo, secondo quanto emerso dall'autopsia. A quanto si apprende, infatti, oltre alla frattura fatale di una vertebra cervicale, causata da un colpo al collo, sarebbero emerse anche altre fratture. Non sembrerebbero invece emersi segni di abusi sessuali.

Il pm Sergio Colaiocco ha rilasciato il nullaosta per la restituzione della salma alla famiglia. Probabilmente sarà portata domani in Friuli Venezia Giulia, per consentire di svolgere i funerali martedì.

Questa sera a Fiumicello, il paese della provincia di Udine dove Regeni viveva insieme alla famiglia, ricorderà il ricercatore. Una fiaccolata partirà, alle 18, dal piazzale del Municipio per arrivare a piazza Falcone e Borsellino, dove si trovano le scuole che Regeni ha frequentato. "Abbiamo promosso una giornata di lutto cittadino e questa iniziativa per stringerci alla famiglia", spiega all'Adnkronos il vicesindaco di Fiumicello Alessandro Dijust.

Intervenendo a 'L'intervista' di Sky tg24, il ministro dell'Interno, Angelino Alfano , parlando della morte di Regeni, ha detto: ''E' stato pugno nello stomaco e il respiro non è ancora pienamente tornato''. E' stato un gesto ''inumano, animalesco, di una violenza inaccetabile''.

'Ritengo che la morte'' di Regeni sia ''una morte che faccia onore all'intera Italia - ha sottolineato - perché è il sacrificio di un ricercatore, di un ragazzo che cercava la verità, che era appassionato di quei luoghi e di quegli argomenti di cui trattava''.

L'ambasciatore italiano in Egitto, Maurizio Massari, intervenendo a 'In 1/2h' su Raitre, ha dichiarato: "Certamente la collaborazione" dell'Egitto nell'inchiesta sulla morte di Regeni "non è da dare per scontata", ma è presto al momento per trarre conclusioni su come si stiano comportanto le autorità del Cairo.

Il governo italiano ha chiesto che sia fatta "piena chiarezza e piena luce su questa vicenda", ha detto Massari, sottolineando come "i rapporti fra due Paesi si costruiscono anche sulla fiducia". Credo, ha rimarcato, che arrivare alla verità "sia una necessità e un'opportunità anche per l'Egitto stesso, per consolidare la propria credibilità come sistema paese". "E' interesse dell'Egitto non incrinare la propria credibilità, far luce su questa vicenda, su questo episodio molto grave".

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