Clamorosa protesta quella messa in atto ieri sera dai fedeli nella basilica di San Valentino a Terni. Per la serata era in programma la traslazione dell'urna che prevedeva una processione e lo spostamento in cattedrale.
Quando è arrivato il momento di alzarsi per uscire, i fedeli hanno messo alcuni banchi attorno all'urna decisi a non permetterlo. A nulla sono servite le richieste del vescovo, monsignor Giuseppe Piemontese. Alla fine la veglia in cattedrale è stata fatta senza l'urna con le reliquie del santo protettore di Terni. La traslazione avvenne solo nel 1974.
"Il vescovo ha fatto bene a non forzare la situazione, ma è paradossale che il Santo, che secondo la leggenda ha unito in matrimonio due giovani di caratteristiche diverse, adesso diventi elemento di separazione. San Valentino è il santo protettore di tutta la città di Terni, non solo di una parte". Così il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, commenta all'Adnkronos il singolare episodio.