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"Usate configlio", Accademia della Crusca boccia stepchild adoption

15 febbraio 2016 | 13.58
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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L'Accademia della Crusca boccia "stepchild adoption", definendolo "un anglismo assolutamente improponibile" e invita a adoperare "adozione del configlio". Il professore Claudio Marazzini, presidente della secolare istituzione incaricata di custodire la purezza della lingua italiana, interpellato dall'AdnKronos, sottolinea che anche la già circolante e più analitica perifrasi "adozione del figlio del partner" è di per sé "una soluzione accettabile e comunque preferibile all'espressione inglese".

L'Accademia della Crusca non è contraria alla perifrasi "adozione del figlio del partner". L'accettazione di "partner", anzi, ricorda Marazzini, "ci aiuta a sgombrare la strada dalle obiezioni di coloro che erroneamente attribuiscono a xenofobia le nostre caute raccomandazioni". "Tuttavia in questo caso la nostra ambizione è maggiore", perché il professore Francesco Sabatini, presidente onorario della Crusca e autore di un diffuso vocabolario, ha lanciato la proposta di tradurre "stepchild" con un neologismo tutto italiano: "configlio".

"Configlio", spiega Marazzini, è modellato in analogia ad altri gradi di parentela acquisiti da tempo, come compare, consuocera, consuocero ecc. Questa parola dal significato "chiaro", analoga a parole di alto uso nell’indicare parentele, già sta incontrando un certo favore ("anche perché la traduzione letterale di 'stepchild' in 'figliastro' non si adatta certo ai tempi nostri e alle nostre leggi"). I linguisti auspicano che "configlio/configlia" possano essere vantaggiosamente appoggiati, con l'augurio che abbiano fortuna e si diffondano.

Il gruppo Incipit, che all'interno della Crusca si occupa di esaminare e valutare neologismi e forestierismi 'incipienti', è del parere che la perifrasi "adozione del figlio del partner" abbia un unico difetto: quello della sua lunghezza, "e potrebbe suscitare perplessità la presenza di un forestierismo, cioè 'partner', ma questo forestierismo è ormai di uso comune e si offre alla lettura in forma non diversa dalle parole italiane (si legge come si scrive, almeno nella pronuncia adattata che ha corso da noi)".

"Altrettanto non si può dire di 'stepchild adoption', che richiede una certa perizia nell'uso dell’inglese - ricordano i linguisti della Crusca - tanto è vero che anche in Parlamento più di un senatore ha mostrato qualche impaccio di pronuncia. Se incappano in simili incidenti i senatori, che accadrà ai comuni cittadini?" Da qui la necessità di mettere al bando "stepchild adoption" per preferire il neologismo pienamente italiano coniato da Sabatini: "configlio".

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