Il nuovo presidente del Consiglio di Stato, Alessandro Pajno, insediatosi oggi, è nato a Palermo il 31 agosto 1948. Laureato con lode in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Palermo nel 1970, ha conseguito subito dopo l’idoneità nel concorso per assistente ordinario di diritto processuale civile nello stesso Ateneo. E' stato nominato Procuratore dello Stato, Avvocato dello Stato e Consigliere di Stato. Nel luglio 2007 è stato nominato Presidente di Sezione del Consiglio di Stato. In tale qualità ha prestato servizio presso la Prima Sezione consultiva, la Sezione per gli atti normativi e, come titolare, ha presieduto la Seconda Sezione consultiva e la Quinta Sezione giurisdizionale. Ha ricoperto l’incarico di segretario generale della giustizia amministrativa (1995-1997) ed è stato componente della Commissione per la redazione dello schema di decreto legislativo recante il Codice del processo amministrativo nonché della Commissione incaricata di redigere gli schemi dei decreti legislativi correttivi.
La sua attività scientifica e i suoi studi si sono prevalentemente incentrati sulla giustizia amministrativa, sulle riforme istituzionali, sull’organizzazione della pubblica amministrazione, sull'autonomia delle istituzioni scolastiche nonché sul sistema delle autonomie locali. Dal 2003 ha insegnato diritto amministrativo presso i Dipartimenti di Scienze politiche e Giurisprudenza della Luiss Guido Carli di Roma. Ha svolto attività di docenza,nella Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, nella School of Government della Luiss di Roma, nella Scuola di Specializzazione in Studi sull'Amministrazione Pubblica dell'Università di Bologna, nella Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali dell'Università di Roma "La Sapienza".
Dopo avere svolto le funzioni di consigliere giuridico del ministro Mattarella (Rapporti con il Parlamento), è stato capo di gabinetto dei ministri Mattarella (Pubblica Istruzione), Jervolino (Pubblica Istruzione) e Ciampi (Tesoro, Bilancio e Programmazione economica). Ha ricoperto il ruolo di segretario generale della presidenza del Consiglio (1996-1998: primo governo Prodi) e di commissario straordinario per il governo per il completamento del federalismo amministrativo (1999-2001). Nel secondo governo Prodi (2006-2008) ha ricoperto l’incarico di sottosegretario all’Interno ed è stato responsabile dell’indirizzo e del coordinamento del processo di attuazione dell’attività di semplificazione legislativa di cui alla legge 246/2005.
È stato, componente della Commissione tributaria centrale, del Comitato di indirizzo strategico per l'introduzione dell'euro, del Comitato giuridico e politico del Consiglio Nazionale delle Ricerche e della Commissione per l'accesso ai documenti della presidenza del Consiglio.