Con le vendite in nero di gioielli a calciatori famosi, in forza anche a squadre di serie A, un orafo alessandrino è riuscito ad occultare al fisco, in pochi anni, oltre due milioni di euro. A scoprirlo la Guardia di Finanza di Valenza che, nel corso di accertamenti finalizzati alla prevenzione del riciclaggio, ha individuato un pensionato che tra il 2008 e il 2013, ha versato numerosi assegni, emessi soprattutto da calciatori, per poi prelevare, in contanti, i medesimi importi.
I successivi accertamenti hanno permesso ai finanzieri di ricostruire il modus operandi dell'evasione fiscale. Dalle verifiche è emerso che un incaricato di un'azienda orafa della zona, grazie ad amicizie intrattenute con alcuni giocatori, ha iniziato a frequentare le località̀ dove alcune squadre effettuavano i ritiri pre-stagionali.
Stabilendo rapporti fiduciari con alcuni calciatori è, così, riuscito a vendere gioielli realizzati dalla propria ditta, pagati con assegni intestati al pensionato e, poi, con bonifici bancari accreditati su propri conti correnti, senza mai rilasciare alcun documento fiscale. Ricostruendo il volume di affari dell’ultimo quinquennio, le Fiamme Gialle hanno accertato un'evasione per oltre due milioni di euro. Alla ditta è̀ stata anche contestata Iva non pagata per oltre 200mila euro.