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I 'bisestili'

"Domani festeggio il mio 20esimo compleanno, sono nato il 29 febbraio del 1936"

28 febbraio 2016 | 11.30
LETTURA: 4 minuti

(Xinhua)
(Xinhua)

E' il compleanno più atteso, quello che si festeggia solo una volta ogni quattro. “Quest’anno festeggerò il mio 20esimo compleanno” dice all’Adnkronos Luigi Schneider autore del libro ‘Nato il 29 febbraio. Storia di un uomo fortunato’, edizioni Progetto Cultura. “Erano le ultime ore di un freddissimo 29 febbraio del 1936 quando nacqui ad Ampezzo, in terra friulana” scrive nell’attacco del suo libro, ma “risulto nei documenti del 1 marzo” perché “il parroco che ai tempi si chiamava sempre per l'evento, il tasso di mortalità delle donne al parto era molto alto e in alcuni casi serviva per l'estrema unzione, bevve un po’ troppo per festeggiare che era andato tutto bene. Tornò a casa e cadde addormentato. Solo il giorno dopo pensò a registrarmi”. Ma nella sua famiglia le date di nascita sono ‘originali’. “Mia figlia? Si chiama Nelly ed è del 1 maggio, festa del Lavoro”.

Nonostante per la tradizione popolare il 29 febbraio sarebbe foriero di sventure e tragedie, “anno bisesto, anno funesto" dice il proverbio, Luigi sa di essere un “uomo fortunato” come Giovanna Fè che quest’anno farà il pieno di auguri. “Se lo ricordano tutti il mio compleanno, impossibile dimenticarlo. Mi rende originale insieme al nome particolare perché solo in cinque in Italia si chiamano come me, per lo più toscane, ma io sono di Chiari nel bresciano – racconta l’insegnante all’Adnkronos – negli anni normali, non bisestile, faccio festa sia il 28 febbraio che il 1 marzo, perché mi piace dire ‘non compio gli anni, ma li festeggio’”. Un compleanno molto atteso da lei e da tutti quelli che, entusiasti, postano il loro personalissimo countdown sul gruppo Facebook ‘Chi è nato il 29 febbraio” come Papa Paolo III e il compositore Gioachino Rossini. “Ci sono stati casi in cui, dovendo inserire i miei dati on line, se digitavo il giorno di nascita non me lo prendeva, ‘il giorno non esiste’, dovevo prima scrivere l’anno. Ho avuto più problemi con il nome che per colpa dell’accento magari non si trova. La data di nascita “mi ha dato solo gioie, non si dimenticano mai di farmi gli auguri e come potrebbero?”.

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