Il pc di padre Graziano entrò nel sito di un castello nei dintorni di Firenze per weekend romantici. L'accesso avvenne nei giorni successivi alla scomparsa di Guerrina Piscaglia e la particolarità suscita interrogativi. La notizia del singolare contatto con i dettagli è stata riportata sul "Corriere di Arezzo".
Non è dato sapere se ci fosse un reale interessamento del sacerdote per recarsi nel bed and breakfast, da solo o in compagnia, o se fu un accesso assolutamente casuale o fatto da un'altra persona con il suo portatile. La parte civile, con l'avvocato Nicola Detti, produrrà nel processo accertamenti sulle navigazioni del sacerdote. L'avvocato Riziero Angeletti, del pool difensivo, invita ad avere "rispetto" di una persona innocente fino a prova contraria.
Intanto stamani padre Graziano non si è presentato alla nuova udienza del processo in Corte d'Assise ad Arezzo. Il sacerdote congolese non è riuscito a raggiungere la città toscana: nella notte scorsa, infatti, ignoti hanno danneggiato l'auto del suo avvocato, Francesco Zacheo, che era parcheggiata in una strada di Roma. L'avvocato non ha così potuto raggiungere Arezzo e di conseguenza padre Graziano è rimasto nel convento dei Premostratensi della capitale dove si trova agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico.