Il Nucleo di Polizia Tributaria di Ferrara ha confiscato una villa e un immobile che un ferrarese, già condannato per reati di bancarotta fraudolenta, evasione fiscale, turbata libertà degli incanti, falso in atto pubblico e calunnia, aveva fittiziamente intestato a prestanomi.
Il valore dei beni confiscati ammonta a 13 milioni di euro, fra cui un complesso immobiliare di particolare pregio costituito da una villa padronale con parco e piscina e altri tre corpi di fabbrica con diecine di appartamenti nonché di altre abitazioni in pieno centro a Ferrara.
L'indagine ha ricostruito che ha permesso di ricostruire tutte le ricchezze illecitamente accumulate dal 'pregiudicato' che attraverso una fitta rete di società, anche estere, create ad hoc e amministratori compiacenti ha più volte venduto e ricomprato i beni confiscati per impedire l'aggressione del patrimonio immobiliare a lui riconducibile.
I militari hanno accertato che le operazioni di compravendita e di pagamento dei mutui fondiari, ottenuti sulla base di false perizie per aumentare il valore degli immobili, erano state attuate le prime per frodare il fisco e le seconde per ottenere ulteriori liquidità da investire in altri affari.