In francese si dice 'Poisson d'Avril', in inglese 'April Fools' Day'. Da noi semplicemente 'Pesce d'aprile'. Poca importa come abbiate deciso di chiamarlo, fatto sta che il primo giorno di aprile, che ricorre domani, è per tradizione un giorno per divertirsi (e divertire i propri amici) realizzando scherzi e burle impertinenti. Ma perché festeggiamo il pesce d'aprile? Sebbene non siano chiari i motivi, sono diverse le teorie proposte nel tempo.
Secondo la più accreditata la tradizione sarebbe nata in Francia, nel 1500, prima dell'adozione del calendario Gregoriano. Allora il Capodanno veniva celebrato tra il 25 marzo ed il primo aprile e prevedeva lo scambio di doni. Quando la riforma di papa Gregorio XIII spostò la festività al primo gennaio, nacque la tradizione di consegnare dei pacchi regalo vuoti in corrispondenza del primo aprile, chiamando la festività ormai obsoleta 'poisson d'avril', pesce d'aprile'.
Se volete realizzare uno scherzo indimenticabile, ma siete a corto di idee, basta dare un'occhiata ai social per prendere ispirazione. Dagli scherzi più sofisticati, come realizzare una torta piena di ragni finti o ricoprire il corridoio di bicchieri pieni d'acqua, a quello più classico: incollare una trombetta sotto la sedia del collega, sul web ce ne è per tutti i gusti.
Come su Instagram, dove il pesce d'aprile si celebra già da qualche giorno a colpi dell'hashtag #aprilfools. C'è la fidanzata che mostra alla sua dolce metà un test di gravidanza positivo, chi al posto della cannuccia mette una candelina usata, o realizza dei biscotti a forma di escrementi. I più raccapriccianti? Sicuramente inscenare un omicidio in una stanza d'albergo con le lenzuola o incollare uno scarafaggio finto sotto il paralume della lampada del comodino. Da brividi.