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Caso Regeni, incontro a Roma con magistrati egiziani il 7-8 aprile. Pronto dossier di 2.000 pagine

04 aprile 2016 | 13.02
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Caso Regeni, incontro a Roma con magistrati egiziani il 7-8 aprile. Pronto dossier di 2.000 pagine

Nel quadro della cooperazione internazionale concernente l’omicidio del ricercatore Giulio Regeni, il 7 e l’8 aprile prossimi, si svolgeranno, a Roma, i previsti incontri tra magistrati e investigatori egiziani ed italiani, per fare un punto di situazione sulle indagini svolte dalle Autorità del Cairo ed esaminare la relativa documentazione.

All’incontro saranno presenti 2 magistrati e 3 ufficiali di polizia egiziani, nonché i magistrati della Procura della Repubblica di Roma e gli investigatori del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e del Raggruppamento Operativo Speciale dell’Arma dei Carabinieri che seguono il caso. Lo rendono noto fonti della polizia italiana.

Il team d'inchiesta egiziano consegnerà all'Italia "un dossier di 2.000 pagine". E' quanto ha rivelato il sito di notizie egiziano 'Al-Shourouk', secondo cui "è ancora mistero sulla composizione del team" che dovrebbe arrivare in Italia, ma che per il sito dovrebbe lasciare l'Egitto "nelle prossime ore". Stando a fonti della sicurezza "ben informate" citate da 'Al-Shourouk', quella che si recherà a Roma per incontrare il procuratore Giuseppe Pignatone "potrebbe essere una delegazione di magistrati" e il dossier preparato dagli inquirenti "è composto da circa 2.000 pagine nelle quali vengono individuati i filoni principali del delitto e riportati gli interrogatori con oltre 200 persone di varia nazionalità sulle loro relazioni con la vittima".

Il rapporto metterebbe anche in evidenza come "il caso si sviluppi su più fronti, tra cui quello dei compagni della vittima che hanno lasciato l'Egitto dopo la sua morte, quello della banda armata specializzata nel rapinare stranieri in Egitto, soprattutto dopo il ritrovamento nell'abitazione della sorella di uno degli imputati della banda degli effetti personali di Regeni e quello rappresentato dalle informazioni rinvenute nel suo computer portatile personale".

Il dossier sottolinea poi "le molteplici relazioni della vittima nonostante il breve periodo trascorso in Egitto" e un "rapporto sugli indizi del delitto e sulle impronte ritrovate sugli effetti personali di Regeni a Qalyubiyah", oltre a un "dossier fotografico sul luogo del ritrovamento del cadavere e sulla sua abitazione". Mentre le fonti della sicurezza parlano di una partenza del team "nelle prossime ore", fonti della magistratura citate sempre da 'Al-Shourouk' sostengono che "al momento non è stata annunciata alcuna partenza per l'Italia, né di un team della procura e né di uno di magistrati".

Una fonte del dipartimento di medicina legale ha negato inoltre che nel team atteso in Italia vi sia anche un medico legale, precisando il vice ministro della Giustizia con delega per la Medicina legale non ha per ora incaricato nessuno. La stessa fonte, che ha preferito restare anonima, ha aggiunto che i rapporti relativi all'autopsia effettuata su Regeni e quelli delle analisi di laboratorio sono stati consegnati alla procura generale, che ha poi interrogato i medici legali su alcuni segni presenti sul cadavere e sulle cause della morte.

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