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Sindacopoli, altri 17 arresti per appalti pilotati in Sardegna: ci sono anche 2 politici

05 aprile 2016 | 09.14
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Foto di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Foto di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Altri 17 arresti, tre dei quali in carcere, nel nuovo capitolo nell'inchiesta ‘Sindacopoli’ della procura di Oristano, che nell’aprile del 2015 aveva portato la Compagnia dei carabinieri di Tonara (Nu) e la Guardia di Finanza a scoprire una cupola che manovrava e gestiva appalti in tutta la Sardegna. Carabinieri e finanziari stamani stanno dando corso ad una vasta operazione, sia sul territorio isolano che in territorio nazionale, tesa ad eseguire ulteriori provvedimenti personali restrittivi a carico di altrettanti esponenti di primo piano della politica regionale, funzionari Anas, imprenditori e professionisti emessi dal Tribunale di Oristano.

Tra i 17 arrestati ci sarebbero anche due politici: si tratterebbe di Antonello Peru, attualmente vice presidente del Consiglio regionale della Sardegna e l'ex consigliere Angelo Stochino, entrambi di Forza Italia. Antonello Peru era stato già arrestato nell'agosto del 2012 insieme ad altre 15 persone, con l'accusa, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e ai maltrattamenti in danno di disabili mentali, sequestro di persona, lesioni personali.

Dall'indagine della procura di Oristano emerge che i servizi di osservazioni, perquisizioni, ispezioni documentali eseguite sia su apparati informatici che cartacei, accertamenti di natura economica svolti attraverso riscontri bancari, hanno permesso di individuare il sistema di pagamento delle tangenti, avvenuto sia in territorio nazionale che all'estero, attraverso modalità formalmente lecite.  

Il sistema si basava su un principio semplicissimo, ossia "chi porta i finanziamenti per l’appalto lo gestisce poi a suo piacimento ed in favore dei suoi sodali". Questo sistema ha permesso al sodalizio investigato di pilotare gli appalti pubblici dei lotti 3 e 8 della Sassari-Olbia, aggiudicati rispettivamente per un importo di euro 70.775.409 ed euro 57.366.243, turbare le aste per l’assegnazione dei servizi tecnici di progettazione di due porticcioli turistici nell’area ogliastrina (Tertenia e Tortolì, quantificabili rispettivamente in circa 16 milioni di euro e 11 milioni di euro), nonché assegnare numerosissimi appalti minori per incarichi di progettazione di opere pubbliche e/o consulenze di varia natura.

Grazie ad alcuni escamotage fiscali, gli associati, nel momento in cui ricevevano una somma di denaro "illecita", emettevano direttamente o per interposta persona un documento fiscale formalmente corretto, ma in tutto o in parte relativo ad operazioni fittizie, cosi da poter mascherare quegli introiti di denaro tra le movimentazioni finanziarie societarie. Lo stesso meccanismo veniva poi utilizzato a rovescio nel momento in cui le somme introitate dovevano essere utilizzate per retribuire i comportamenti corruttivi.

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