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Vuoi creare una start up? Tutte le mosse per realizzarla

06 aprile 2016 | 08.39
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Creare una start up innovativa che spalanchi le porte del successo è il sogno di chiunque abbia voglia di lanciarsi nel mondo del business. Dopo l'ingresso ufficiale del concetto di start up innovativa nell'ordinamento italiano nel 2012, questo tipo di impresa è regolata da un regime particolare rispetto alle imprese 'tradizionali' sotto il punto di vista amministrativo, fiscale e fallimentare.

Ma come si fa a mettere in piedi una start up innovativa? In primo luogo, come ricorda 'Studio Cataldi', la start up deve essere una società di capitali costituita non più di sessanta mesi prima della presentazione della domanda. Inoltre, la sede principale dei suoi affari deve trovarsi nel territorio italiano e deve avere per oggetto sociale esclusivo o prevalente quello dello sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti innovativi al alto valore tecnologico. Il valore della produzione annua poi, in base all'ultimo bilancio approvato al massimo entro sei mesi dalla chiusura dell'esercizio, non deve superare i 5 milioni di euro e non devono essere stati distribuiti utili.

Infine, la start up non deve essere né il risultato di una fusione né di una scissione societaria o essere costituita a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda e avere uno dei tre requisiti seguenti: spese in ricerca e sviluppo devono essere uguali o superiori al 15% del maggior valore tra valore totale della produzione e costo (escluse quelle per l'acquisto e la locazione di beni immobili); almeno un terzo dei dipendenti o dei collaboratori possiede il titolo di dottorato di ricerca o sta svolgendo un dottorato di ricerca presso un'università italiana o straniera, oppure possiede una laurea e ha svolto attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici o privati, in Italia o all'estero da almeno tre anni.

In alternativa, almeno due terzi dei dipendenti o dei collaboratori devono avere una laurea magistrale; l'impresa è titolare, depositaria o licenziataria di almeno una privativa industriale relativa a una invenzione industriale o biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale oppure è titolare dei diritti relativi ad un programma per elaboratore originario registrato presso il Registro pubblico speciale per i programmi per elaboratore, a condizione che tali privative afferiscano direttamente all'oggetto sociale e all'attività d'impresa.

Se l'attività che si vuole creare ha tutti i requisiti della start up innovativa prevista dall'ordinamento, si procede tramite iscrizione nell'apposita sezione del Registro delle imprese, tramite la presentazione della domanda in maniera telematica, con firma digitale, e tramite Comunicazione Unica. I vantaggi di creare una start up innovativa sono numerosi, dall'esonero dall'imposta di bollo, diritti di segreteria e pagamento del diritto annuale alle Camere di commercio al momento dell'avvio, al diritto del lavoro, parzialmente diverso da quello tradizionale soprattutto per i limiti alla stipula di contratti a tempo determinato che possono durare anche 2 anni.

Per quanto riguarda la retribuzione, i lavoratori possono essere remunerati con stock option, mentre i collaboratori esterni con sistemi di 'work for equity'. Sia le persone fisiche sia quelle giuridiche che investono in start up innovative, inoltre, godono di incentivi fiscali per gli anni dal 2013 al 2016. Infine, le start up innovative possono fare ricorso al crowdfunding, accedere in maniera semplificata, gratuita e diretta al Fondo Centrale di Garanzia, avere accesso a semplificazione burocratica e al fail-fast che le esonera dal fallimento.

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