Dare assistenza ai rifugiati, aiutare le persone che sono in fuga. E' stato questo il monito di papa Francesco nel corso dell'incontro, avvenuto ieri, con il vescovo di Bolzano-Bressanone, monsignor Ivo Muser. L'incontro con il presule è stato motivo per affrontare la questione Brennero e il previsto ripristino della frontiera.
Durante la conversazione, riferisce una nota della diocesi, "il Santo Padre ha parlato dell'importanza di assistere i rifugiati e del previsto ripristino della frontiera al Brennero, sottolineando l'urgenza di aiutare le persone in fuga".
Monsignor Muser ha ringraziato il Papa per l'esortazione postsinodale 'Amoris Laetitia': "Questo scritto - ha detto - è un dono, perché rappresenta un grande aiuto per la pastorale".
Ieri i 200 pellegrini della diocesi di Bolzano-Bressanone hanno celebrato una messa nella Basilica di San Pietro, all’altare della Cattedra di Pietro. In quest’occasione il vescovo ha spiegato il significato dell’affermazione per cui Pietro sarebbe la roccia su cui è costruita la Chiesa, sottolineando che la professione di fede di Pietro e il suo tradimento sono le due facce della stessa medaglia.
“Così accade spesso anche nella nostra vita", ha evidenziato Muser facendo riferimento a una citazione di Benedetto XVI che ammonisce che, anche nella chiesa futura, vi sarà un Papa peccatore, vescovi peccatori, preti peccatori, fedeli peccatori, ma che accanto a questo vi sarà la stessa professione di fede e il coraggio di Pietro. “Pietro - ha detto il vescovo - è una figura da cui traspare chiaramente quello che può significare per noi l’anno della misericordia".
