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"Non c'è correlazione tra non uso droghe e risveglio coma", neurologa replica a Marchini

06 maggio 2016 | 19.00
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Alfio Marchini (Foto Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Alfio Marchini (Foto Fotogramma) - FOTOGRAMMA

"Non c’è correlazione scientifica dimostrata tra il fatto di non consumare sostanze stupefacenti e il risveglio dal coma. L’uso di alcol e di sostanze stupefacenti non è in generale salutare per il cervello, ma non ho mai sostenuto che il figlio di Alfio Marchini si sia risvegliato dal coma grazie al fatto che non faceva uso di sostanze". Così la neurologa Rita Formisano ha voluto precisare, come medico e ricercatore, quanto riportato dal candidato sindaco di Roma Alfio Marchini durante la trasmissione 'Piazza Pulita' su La7 e in dichiarazioni successive, secondo cui Formisano, che aveva avuto in cura il figlio dello stesso Marchini, avrebbe affermato che ”se suo figlio ha avuto un recupero, è solo perché non si è mai fatto delle canne”.

"Ci sono persone - sottolinea Formisano - che non fanno uso di sostanze stupefacenti e ugualmente non si risvegliano, così come il contrario. Il risveglio dal coma è determinato da fattori complessi e dalla combinazione di numerose attenzioni terapeutiche e riabilitative neuropsicologiche”.

“La possibilità di risvegliarsi dal coma così come il successo di qualsiasi percorso di riabilitazione neurologica – spiega la dottoressa Formisano – dipende molto dalla cosiddetta plasticità cerebrale, ovvero la capacità del nostro cervello di organizzare nuovi collegamenti tra i neuroni in sostituzione delle parti danneggiate dal trauma".

"Il primo fattore importante, da questo punto di vista, è l’età: più la persona è giovane e più il cervello è plastico - osserva - L’uso di alcol e di sostanze stupefacenti non è salutare per la conservazione della plasticità cerebrale, così come una dieta squilibrata non è salutare per altri aspetti del nostro organismo. Non c’è però nessuna correlazione scientifica tra uso di sostanze stupefacenti e risveglio o meno dal coma".

"Ci sono invece recenti lavori scientifici sull’aumentato rischio di ictus ischemico in relazione all’uso abituale di droghe leggere - continua Formisano - L’ultima ricerca al riguardo è stata pubblicata quest’anno su Journal of the Neurological Sciences. Così come è dimostrato che l’uso di alcol e droghe aumenta significativamente il rischio di incidenti stradali e quindi di traumi cranici, che sono tra le cause principali di un coma”.

“Sono un medico e mi sento in dovere di fare una precisazione scientifica – ha proseguito Formisano – Non voglio intromettermi in dibattiti da campagna elettorale”. Formisano guarda oltre il dibattito occasionale per lanciare un appello: “La riabilitazione di pazienti post-coma richiede intense cure ospedaliere. È importante inoltre il supporto alle famiglie e il loro coinvolgimento nel piano terapeutico".

MARCHINI - "La dottoressa Formisano, che non finirò mai di ringraziare per ciò che ha fatto per mio figlio, conferma quanto ho detto: il recupero è facilitato dalla plasticità della massa cerebrale e dalla giovane età. E tale plasticità viene ridotta dall'uso di droghe". Lo dichiara in una nota il candidato a sindaco di Roma Alfio Marchini rispondendo alla neurologa Rita Formisano.

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