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Costa Concordia, la difesa chiede l'assoluzione per Schettino: "Non abbandonò la nave"

20 maggio 2016 | 10.47
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Francesco Schettino (Fotogramma)
Francesco Schettino (Fotogramma)

"Non ritengo temerario proporvi di assolvere Francesco Schettino". Lo ha detto l'avvocato Saverio Senese, uno dei difensori dell'ex comandante della Costa Concordia con il collega Donato Laino, nel corso dell'arringa difensiva ripresa stamani durante la nuova udienza al processo davanti alla Corte d'Appello di Firenze per il naufragio della nave avvenuto il 13 gennaio 2012 all'isola del Giglio.

"E' stata consumata una grave ingiustizia" nei confronti di Schettino, ha detto tra l'altro l'avvocato Senese, sostenendo che verso l'ex comandante c'è stato "un accanimento che non si spiega". "Noi insistiamo a dire che le prove non ci sono e quelle che ci sono, sono state lette nella maniera sbagliata", ha sostenuto Senese. A parere del legale di Schettino, i giudici del Tribunale di Grosseto, con la loro sentenza di condanna a 16 anni dell'ex comandante della Costa Concordia, hanno "sistematicamente disapplicato le regole generali a cui occorre fare riferimento" nel processo, dimostrando "disprezzo delle regole più elementari". L'avvocato Senese ha puntato il dito contro "la fallacia della tesi accusatoria" della Procura di Grosseto, fatta propria dai giudici di primo grado, e ne ha fatto l'elenco. "Schettino - ha continuato la difesa - non ha mezzi, non ha soldi. Noi della difesa non abbiamo i potenti mezzi che ha l'accusa".

"Il presunto abbandono della nave da parte di Francesco Schettino è stato additato in tutto il mondo come l'esempio della peggiore napoletanità o italianità se volete. Occorre ridare l'onore a Schettino, perché lui - aggiunge Senese - non abbandonò la nave, ma fece tutto quello che poteva e che andava fatto".

"Abbiamo la prova che Schettino non commise il reato di abbandono della nave - ha affermato Senese - Abbiamo questa prova provata nelle stesse carte dell'indagine, ma di cui il Tribunale di Grosseto non ha tenuto conto. Ci sono addirittura tre testimoni che hanno detto che Schettino era certo che sulla nave non ci fosse più nessuno. Lui era certo che fossero sbarcati tutti. A fronte di prove certe e di non responsabilità, il tribunale ha preferito accogliere suggestioni psicologiche per condannare Schettino".

"C'è la prova provata che Schettino apprese solo successivamente che dopo il suo abbandono c'erano altri passeggeri sulla nave", ha aggiunto l'avvocato difensore.

"Io non dico mai che Francesco Schettino è innocente, dico solo che non ci sono le prove per condannarlo. Sono stati attribuiti profili di responsabilità in ordine alle quali egli è certamente innocente. Schettino deve essere assolto", ha poi detto l'avvocato Senese.

"Schettino avviò le procedure di emergenza quando si rese conto che non avrebbe esposto a pericolo i passeggeri - ha dichiarato tra l'altro l'avvocato difensore - Schettino ha fatto qualcosa che comunque è servito a salvare le vite umane. Il comandante lo ha sempre detto, ma le sue dichiarazioni sono state sbeffeggiate, lui è stato deriso. Non è un disgraziato, un incosciente".

L'ACCUSA - La pena di 16 anni di reclusione inflitta a Schettino dal Tribunale di Grosseto "non è congrua". Lo ha detto il sostituto procuratore generale, Giancarlo Ferrucci, in sede di replica al processo in Corte d'Appello di Firenze per il naufragio della Costa Concordia il 13 gennaio 2012 davanti al porto dell'isola del Giglio, dove sono morti 32 passeggeri. Il pg, in apertura di processo d'appello, lo scorso 28 aprile, aveva chiesto 27 anni di reclusione, ricalcolando la pena in base ai reati contestati all'ex comandante della nave. La pena di 27 anni è stata ritenuta "inaccettabile" dalla difesa dell'imputato, che ha parlato "quasi di un ergastolo"

"La richiesta di 27 anni di reclusione per un fatto del genere - ha sottolineato il pg Ferrucci - dove si ravvisano fatti gravissimi, al limite del dolo eventuale, non mi sembra affatto una pena spropositata. In questa vicenda è stata posta al repentaglio la vita di oltre 4mila persone e ci sono 32 vittime".

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