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Rapinarono e violentarono ragazza a Ladispoli, arrestati due 20enni

14 giugno 2016 | 21.59
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Rapinarono e violentarono ragazza a Ladispoli, arrestati due 20enni

Rapinarono e violentarono una ragazza a Ladispoli. Due giovani di Ladispoli di 21 e 22 anni sono stati arrestati dai carabinieri della stazione di Ladispoli, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Civitavecchia, su richiesta della Procura della Repubblica di Civitavecchia, per i reati di rapina aggravata e violenza sessuale di gruppo. Il fatto era accaduto nei primi mesi del 2015.

La ragazza si era presentata una mattina alla stazione carabinieri di Ladispoli seminuda e con evidenti segni di violenza sul corpo. Sotto shock, aveva raccontato che alcune ore prima, dopo che due ragazzi da lei conosciuti di vista le avevano proposto un passaggio per tornare a casa, era salita a bordo della loro autovettura, ma i due, anziché condurla alla sua abitazione, la avevano portata in un’isolata strada di campagna fuori dal centro cittadino.

In quel luogo, dopo averla tirata a forza fuori dall’auto, malmenata e minacciata di morte, avevano usato violenza su di lei, per poi sottrarle la borsa contenente i suoi effetti personali e il telefono cellulare. Successivamente i due, che probabilmente erano sotto l’effetto di alcool e sostanze stupefacenti, la avevano ricondotta nel centro di Ladispoli, per abbandonarla lì alle prime luci dell'alba. La ragazza si era immediatamente recata dai Carabinieri di Ladispoli per denunciare l’accaduto.

I militari avevano deciso di far sottoporre la ragazza alle visite e cure del caso, per l'avevano accompagnata in una struttura ospedaliera, dove i sanitari avevano proceduto anche al prelievo di campioni biologici, secondo il protocollo utilizzato sulle vittime di abusi sessuali, riscontrando la presenza di evidenti segni di violenza, nonché un forte stato di agitazione. Così i militari, sulla base delle dichiarazioni rese dalla ragazza, avevano avviato immediate indagini volte all’individuazione dei due malviventi. I sospetti erano ricaduti sin dall’inizio su due ragazzi del luogo, di cui uno con precedenti dello stesso genere, su cui si era incentrata l’attenzione degli investigatori.

I carabinieri, dopo aver sentito i testimoni e in particolare la vittima, avevano eseguito una serie di indagini tecniche, tramite acquisizione e analisi dei tabulati di traffico telefonico della vittima e dei suoi carnefici, che avevano consentito di collocare i due nel luogo della violenza, nonché confermare la disponibilità del telefono cellulare della ragazza in capo ai due rei nei giorni successivi all’evento.

Inoltre era stata eseguita comparazione dei profili genetici estrapolati dai campioni biologici prelevati sulla vittima con quelli dei presunti autori, attività quest’ultima eseguita nei laboratori dei carabinieri del Ris di Roma, che aveva dato corrispondenza tra il genoma rinvenuto sulla ragazza e quello di uno dei sospettati, che erano anche stati formalmente riconosciuti dalla stessa nel corso di individuazione fotografica.

Pertanto, raccolte le numerose fonti di prova a carico dei due i militari hanno inviato una relazione alla Procura della Repubblica che, concordando con le valutazioni dei carabinieri, ha richiesto e ottenuto dal gip l’emissione di due ordinanze di custodia cautelare in carcere, eseguite oggi dai Carabinieri della Stazione di Ladispoli. I due, una volta arrestati, sono stati condotti presso la casa Circondariale di Civitavecchia dove rimarranno a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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