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Nuova accusa per Severino Antinori, estorsione da 28.000 euro per dare un figlio a coppia

17 giugno 2016 | 17.47
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Nuova accusa per Severino Antinori, estorsione da 28.000 euro per dare un figlio a coppia

Estorsione nei confronti di una psicologa che lavorava alla clinica Matris. Nuova accusa per Severino Antinori, il ginecologo agli arresti domiciliari dal 13 maggio scorso accusato di aver prelevato a forza 8 ovuli a una giovane infermiera spagnola. Una contestazione che compare nell'avviso di chiusura indagini, atto che di norma precede la richiesta di rinvio a giudizio, notificata all'indagato e firmata dal pm di Milano Maura Ripamonti e dal procuratore aggiunto Nunzia Gatto. Il 'nuovo' episodio ora oggetto di contestazione al famoso ginecologo nasce, stando a quanto si apprende, da intercettazioni. Secondo l'accusa Antinori avrebbe preteso dalla donna e dal suo compagno, che si erano rivolti a lui per avere un figlio, 28mila euro, 16mila in più rispetto al preventivo iniziale.

In particolare la procura di Milano contesta all'indagato di aver minacciato la coppia di non restituire loro "gli embrioni ottenuti dai gameti maschili e femminili" dei due, con frasi "rivolte da Antonori alla donna quali ' i tuoi embrioni li rivedi tra 20 anni' e sollecitando in seguito ripetutamente" i due a pagare "anche con aggresioni verbali" fatte personalmente o da un suo amico calabrese, che si presentava come "originario di Locri". Al telefono l'uomo usava un tono minaccioso, "lasciando intendere che avrebbero potuto esserci conseguenze". Anche quest'uomo, Gianni Carabetta, è indagato per estorsione. Ma questa è la tesi dell'accusa.

Diversa la ricostruzione della difesa. In particolare l'avvocato Tommaso Pietrocarlo, che con Carlo Taormina assiste Antinori, dice poche cose ma significative anche su quest'ultima contestazione. La prima: "La coppia in questione non ha mai presentato denuncia nei confronti di Antinori ma è il pm che, ascoltando le telefonate, ha ritenuto che nel caso specifico ci fosse stata un'estorsione". Secondo: "Prezzo lievitato? Ascoltate dal magistrato le due presunte parti offese hanno dichiarato di aver concordato sulla somma" per un intervento che, sostiene la difesa "si è protratto per ore, di domenica, utilizzando una tecnica molto particolare. Denaro estorto? Alla fine -dice ancora Pietrocarlo- la signora ha anche ricevuto un mazzo di fiori dal professor Antinori".

Il legale infine sottolinea come, nella chiusura indagini, si definisce ancora 'rapina' la presunta sottrazione senza consenso di ovuli dalla giovane infermiera nonostante il Tribunale del Riesame abbia già derubricato il reato in lesioni. Così come si contesta nuovamente la sottrazione alla giovane del cellulare "che era di Antinori come riconosciuto anche dai giudici del Riesame che hanno annullato la parte di ordinanza sul punto". Antinori è stato interrogato ieri dal magistrato e l'impressione del suo difensore è che l'accusa procederà con una richiesta di rinvio a giudizio che sarà valutata dal gup.

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