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L'invettiva di Jovanotti su Fb per l'omicidio di Emmanuel: "Il razzismo fa schifo"

07 luglio 2016 | 15.48
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L'invettiva di Jovanotti su Fb per l'omicidio di Emmanuel:

"Ragazzi vengo subito al punto: il razzismo è uno schifo. Il razzismo è il peggio del peggio di cui è capace l'essere umano. Fa schifo. Puzza. Il razzismo è merda, il razzismo è stupido, è pavido, il razzismo è malattia mentale, è infettivo, è pigro, è svogliato, è poco intraprendente, cerca la protezione dei propri simili perché è insulso, è ignorante, è comodo, è vigliacco". Inizia così l'invettiva che Jovanotti dedica sul suo profilo Facebook all'efferato omicidio di Emmanuel, il migrante nigeriano ucciso a Fermo per aver difeso la moglie dopo insulti razzisti.

Il cantante se la prende anche con la definizione di ultrà data in un primo momento all'autore del pestaggio mortale: "Che significa ultrà? Perché i mezzi di informazione usano questa parola poco precisa e vagamente assolutoria, come se fosse una cosa da ragazzi un po' agitati? Come se ci fosse di mezzo il tifo calcistico, ma che c'entra? Io se sento dire ultrá mi confondo, ultrá non è un'idea, è un recinto troppo vago, accontenta tutti, "quello è un ultra allora non mi riguarda, è malavita ordinaria" viene da pensare, e invece il razzismo ha tante facce, a volte anche molto presentabili e fotogeniche".

"Non mi piace l'Italia del sorrisino stampato in faccia quando si parla di razzismo", "quella che usa due o tre aggettivi per definire le cose e gli stati d'animo", "quella che nella politica di sfoga, in rete si sfoga, per strada si sfoga, di fronte a ciò che non riesce a capire si sfoga, si sfoga sempre, ha sempre bisogno di sfogarsi, ma che cazzo c'è da sfogare? La rabbia, la frustrazione, la difficoltà a immaginare un futuro e ad immaginarsi nel futuro non si risolve "sfogandosi", questo di sicuro, ma anzi è sempre peggio. Il razzismo è un pensiero al ribasso è una vita al ribasso, rasoterra, sottoterra, un inferno. Il voto dei razzisti fa comodo a qualcuno, ma un paese dove serpeggia il razzismo produce morte e dolore".

"Si può sempre fare qualcosa però, ognuno, insegnare ai bimbi partendo dal linguaggio e dalle storie, cercare storie, non generalizzare. Non esistono bianchi e neri, esistono persone, culture, problemi, risorse, talenti, lingue, storie. Non siamo tutti uguali, siamo tutti diversi, e questa è solo una cosa positiva", prosegue Jovanotti prima di concludere: "Riposa in pace Signor Emmanuel Chidi Namdi, e hai fatto bene a tentare di difendere la tua donna dagli insulti di una razzista, hai tutta la mia ammirazione".

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