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Blitz antipedofilia, condividevano online video e foto di abusi su minori: 5 arresti

11 luglio 2016 | 08.08
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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Cinque italiani sono stati arrestati e altri 16 denunciati a piede libero, nell'ambito di una vasta operazione antipedofilia online della polizia su tutto il territorio nazionale. I cinque arresti, eseguiti nell'ambito di altrettante perquisizioni domiciliari, sono stati operati in Lombardia, Toscana, Trentino Alto Adige e Lazio. I cinque finiti in manette, quattro dei quali incensurati e non conosciuti dalle forze dell'ordine, sono stati sorpresi a detenere e condividere ingenti quantità di materiale pedopornografico inerente minori.

Fra gli arrestati c'è un perito elettronico, supervisore di una azienda farmaceutica, con precedenti specifici risalenti al 2002-2003 e un figlio senza fissa dimora. Un operaio, tuttora in stato di detenzione, era residente presso i genitori, nella casa dei quali custodiva tutto il materiale informatico a sua disposizione all'interno di una stanza chiusa a chiave, dove solo lui aveva accesso, e tappezzata di poster con giovani attrici adolescenti.

In manette, anche un ultrasettantenne, cardiopatico e diabetico, ex direttore di un ufficio postale, a casa del quale sono stati rinvenuti 21mila file (15mila immagini e 6mila video) riproducenti abusi su minori anche di tenera età, nonché fumetti pedopornografici, tutto catalogato e salvato su hard disk esterno e pen drive.

Colto in flagranza un ingegnere elettronico: quando gli agenti sono entrati in casa sua, era intento a condividere una cartella con 600 file su circuito peer-to-peer. Fra gli arrestati, anche un pensionato, ex operatore ecologico, nonno di due nipotini di 8 e 10 anni, il quale aveva l'abitudine di scaricare sul pc portatile e custodire il materiale pedopornografico su pen drive (ben 47) rinvenute sparse in tutto l'appartamento.

Altre 16 persone sono state denunciate a piede libero perché pur avendo scaricato e condiviso immagini e filmati, li avevano poi cancellati. Complessivamente sono ventuno le perquisizioni eseguite in tutta Italia.

Le indagini, condotte dal Compartimento Polizia Postale della Basilicata con il coordinamento del C.N.C.P.O. del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma, si inseriscono in una più ampia attività di contrasto alla produzione, diffusione e condivisione di materiale pedopornografico attraverso la rete internet svolta in collaborazione con altre polizie straniere ed Europol.

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