A ventiquattr'ore dalla polemica per le vignette di Charlie Hebdo sul terremoto che ha colpito il Centro Italia il 24 agosto scorso, la stampa italiana risponde al giornale satirico con articoli e vignette shock, destinati a far discutere.
Entra a gamba tesa nella bufera Libero, con un articolo che raccoglie l'indignazione dei cittadini di Amatrice per la satira francese e, soprattutto, con un durissimo editoriale di Filippo Facci dal titolo "Viene voglia anche a noi di sparargli". "La vignetta di Charlie Hebdo - tuona il giornalista a pagina 11 del quotidiano - non è nulla, non è neanche humor nero, non è neanche essere stronzi: è uno spregio infantile, non c'è nessuna doppia lettura, nessuna sofisticata allegoria: vedercela è - spiega - da malati".
Ma non c'è solo Libero. Anche Il Tempo non risparmia critiche ai francesi e lo fa rispondendo alla 'lasagna' di Charlie con una vignetta provocatoria, mostrando una "Tartare a la parisienne" composta dalle carni delle vittime dell'attacco alla testata satirica per mano di un terrorista. "Cari francesi - si chiede una didascalia -, una vignetta così vi avrebbe fatto ridere?". Il dibattito social è aperto.