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Rintracciato in Croazia il piccolo Cesare Avenati, sottratto nel 2011 dalla madre

10 settembre 2016 | 09.15
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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E' stato rintracciato in Croazia il piccolo Cesare Avenati, figlio di Alessandro e della cittadina croata Nina Kuluz. Un risultato raggiunto grazie a lunghe indagini transnazionali con il concorso del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia - Scip della Direzione Centrale della Polizia Criminale.

Il 9 aprile 2011, il papà Alessandro denunciò alla Stazione Carabinieri di Moncalieri (To) la sottrazione del minore da parte della madre che, secondo le sue informazioni, aveva fatto ritorno nella città di Spalato. Immediatamente vennero attivate le rispettive autorità giudiziarie e i canali diplomatico-consolari per il rintraccio della donna e del piccolo Cesare. I n questi anni però, aiutata dai familiari, Nina Kuluz riuscì a nascondersi insieme al figlio, spostandosi frequentemente tra la Bosnia e la Croazia.

I costanti scambi informativi con le Polizie croata e bosniaca, le riunioni operative con la Task Force Interministeriale Interni-Esteri-Giustizia, che viene immediatamente attivata in caso di sottrazione di minori, e il raccordo info-investigativo dello Scip tramite gli esperti per la sicurezza del Dipartimento di Polizia di stanza in Bosnia-Erzegovina ed in Croazia, hanno portato al rintraccio proprio nella città di Spalato.

Il papà Alessandro e l’ambasciata italiana a Zagabria sono stati immediatamente informati da personale del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia presente sul posto, mentre Cesare è stato affidato ai nonni materni sotto il controllo dei servizi sociali croati.

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