Un detenuto tunisino di 28 anni, arrestato ad agosto per tentata rapina e ristretto nella prima sezione detentiva del carcere di Lucca, si è impiccato alle sbarre della propria cella con le lenzuola. L'episodio, accaduto ieri sera, viene riferito dal Sappe. "Proprio ieri mattina lo stesso detenuto - fa sapere la nota - era stato condannato dal Tribunale di Lucca a due anni per rapina. E' stato fatto di tutto per salvarlo senza riuscirvi", dice Donato Capece, segretario generale del Sappe.
"La morte per suicidio di un detenuto in carcere è sempre una sconfitta per lo Stato. Negli ultimi 20 anni le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria hanno sventato, nelle carceri del Paese, più di 18mila tentati suicidi e impedito che quasi 133mila atti di autolesionismo potessero avere nefaste conseguenze", osserva Capece.
"Il dato oggettivo è che la situazione nelle carceri resta allarmante. Altro che emergenza superata - lamenta -. E il suicidio di due detenuti in pochi giorni, a Grosseto e a Lucca, evidenzia drammaticamente la consistenza della denuncia del Sappe".